Droga a credito ai liceali-bene:
«Condannate quei sei pusher»

Droga a credito ai liceali-bene: «Condannate quei sei pusher»
di Viviana De Vita
Sabato 2 Marzo 2019, 06:15 - Ultimo agg. 07:08
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Avevano messo in piedi un grosso giro di spaccio all’interno degli istituti scolastici della “Salerno bene” e tra i giovani della movida. Chieste sei condanne per i protagonisti di una holding – sgominata nel gennaio 2014 con l’esecuzione di 18 misure cautelari – che, dalle palazzine popolari di via Iannicelli, spacciava droghe leggere davanti al liceo classico Tasso e agli scientifici Da Procida e Da Vinci, con una frequenza che in alcuni periodi aveva assunto cadenza giornaliera. 

Ieri, davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno, il pubblico ministero Francesco Rotondo ha chiesto due anni di reclusione per Giuseppe Picariello – fratello di Ciro, individuato come il principale fornitore degli stupefacenti e già condannato all’esito del rito abbreviato – accusato con il fratello di nascondere all’interno del loro appartamento di via Iannicelli la droga destinata a consumatori e piccoli pusher; un anno e 6 mesi per il 28enne Massimo Coletta; due anni e 6 mesi per il 30enne Bruno Benincasa residente a Montecorvino Pugliano; un anno e 6 mesi per il 28enne Giuseppe Cosimo De Caro (alias Chicco Maresca) e un anno per il 33enne Ciro Petrosino e il 23enne Luigi Rubino accusati entrambi solo di favoreggiamento. Dopo le discussioni dei legali degli imputati – gli avvocati Marco Martello, Giovanni Annunziata, Massimo Picariello, Silverio Sica e Pierluigi Spadafora, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 29 marzo quando dopo le repliche del magistrato arriverà la sentenza. 
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