Diocesi di Salerno, don Biagio Napoletano è il nuovo vicario generale

Diocesi di Salerno, don Biagio Napoletano è il nuovo vicario generale
di Giuseppe Pecorelli
Martedì 10 Giugno 2014, 11:20
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SALERNO - La nomina era nell’aria da tempo e ieri stata ufficializzata dall’arcivescovo Luigi Moretti, che ha inviato una lettera a tutti i suoi sacerdoti. Il nuovo vicario generale della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno don Biagio Napoletano, nato a Castiglione del Genovesi il 4 dicembre 1953 e ordinato sacerdote il 22 aprile 1978.

Dopo aver conseguito la licenza in Teologia dogmatica, è stato educatore in seminario e parroco a Coperchia di Pellezzano, presso la comunità dei Santi Nicola e Matteo. Prima vicario foraneo, ha ricoperto anche l’incarico di vicario episcopale per il coordinamento della pastorale e di direttore del consiglio pastorale diocesano. Docente presso l’Istituto Teologico Salernitano, è anche professore presso l’Istituto superiore di scienze religiose San Matteo. La scelta è ricaduta su don Biagio per le sue doti di grande affabilità e per le ottime capacità di mediazione e l’impegno convinto e assiduo alla piena realizzazione della comunione tra i presbiteri e tra tutte le realtà diocesane, anche laicali. In particolare, nella sua lettera, l’arcivescovo, nel rivolgersi ai presbiteri, ha espresso «l’auspicio che ognuno si senta costruttore di comunione nel presbiterio e nella comunità diocesana, diventando così segno visibile e credibile della carità pastorale di Gesù verso tutti».



L’andare tutti verso un’unica direzione è argomento caro a monsignor Moretti, che già nel giorno dell’ultimo giovedì santo, in cui si celebra l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio, volle scrivere una lettera ai presbiteri e scelse come argomento proprio la comunione sacerdotale: «Che lo vogliamo o meno – ricordò in quell’occasione – tutti noi sacerdoti siamo fratelli, siamo legati gli uni agli altri, non dai vincoli del sangue, della famiglia naturale, ma da quelli della famiglia soprannaturale, la Chiesa, e da quelli della famiglia ministeriale, il presbiterio».
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