Personale «Covid», 13mila i disoccupati
nel Salernitano a fine anno scolastico

Personale «Covid», 13mila i disoccupati nel Salernitano a fine anno scolastico
di Gianluca Sollazzo
Sabato 4 Giugno 2022, 06:30 - Ultimo agg. 07:00
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Altro che vacanza. Da mercoledì prossimo circa 13mila tra insegnanti precari, bidelli e addetti di segreteria del Salernitano piomberanno nella disoccupazione. Per un anno hanno mandato avanti programmi e gestito classi, doverosamente con contratti a tempo determinato. Hanno coperto segreterie, vigilato e sanificato le scuole in tempo di pandemia e di didattica digitale integrata. Ma allo scadere dell’8 giugno si ritroveranno fuori dalla scuola. È quanto accade ai docenti ed ai bidelli assunti la scorsa estate: si tratta di un esercito di lavoratori nominati attraverso vari canali. Ci sono i 1.480 precari nominati dalle Graduatorie provinciali (le Gps) che sono andati a coprire nel salernitano posti vacanti in organico di diritto, tra questi ben 880 su posti di sostegno. I docenti precari assunti a tempo determinato sono stati nominati entro il 31 dicembre dall’Ufficio scolastico provinciale, diretto da Monica Matano. Ai precari nominati su supplenza lunga si aggiungono anche i supplenti delle graduatorie di istituto nominati sia su organico Covid sia su supplenze brevi. Furono etichettati prima dello scoppio della seconda ondata del Covid come il “personale Covid” che sarebbe servito a coprire lo sdoppiamento delle classi. I supplenti brevi sono ben 8 mila nel salernitano e il loro contratto scadrà ufficialmente con la fine delle attività didattiche. Ai 1.480 docenti nominati su posto vacante e agli 8 mila supplenti brevi utilizzati come “tappabuchi”, si aggiungono altri 3.200 bidelli e assistenti amministrativi e tecnici nominati a tempo determinato. 

A decorrere da mercoledì prossimo potranno tutti beneficiare della “Naspi”, l’indennità mensile di disoccupazione dei lavoratori per i lavoratori che hanno perso l’impiego per cause indipendenti dalla loro volontà. È l’amaro destino di chi ha lavorato quest’anno su posti vacanti e su cattedre di emergenza, quelle finanziate con i fondi dell’organico Covid. La disoccupazione ha una durata prestabilita: la disoccupazione spetta per la metà delle settimane contributive maturate prima di perdere il lavoro, per un massimo di 24 mensilità. Nel caso degli insegnanti, quindi, la Naspi spetta per la metà delle settimane di impiego maturate nel corso dell’anno scolastico. I prof supplenti potranno presentare domanda di Naspi direttamente tramite il sito Inps o indirettamente rivolgendosi gratuitamente a un patronato per ottenere l’assegno economico di disoccupazione e la copertura contributiva per il periodo di inattività durante il periodo estivo. 

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«Questi docenti, questi collaboratori scolastici o operatori di segreteria - denuncia Giuseppe Frallicciardi, referente territoriale Uil scuola Salerno - dovevano essere considerati di più dopo il lavoro profuso in un anno così duro.

Ma non c’è solo il disagio sul piano dei docenti. Pensiamo allo svuotamento delle segreterie che si si ritroveranno senza personale nel pieno dell’estate. Invece l’organico viene depotenziato». E a preoccupare i sindacati è che dal prossimo settembre non ci sarà più l’organico Covid.

«Lo sciopero del 30 maggio è stato fatto anche in opposizione ai disegni politici del governo sul precariato – denuncia Frallicciardi - Se non si rinnova nemmeno l’organico Covid avremo le scuole in difficoltà da settembre. Ci stiamo opponendo ad una idea del reclutamento che non prevede la stabilizzatore dei precari che fanno sacrifici per la scuola». La scuola post pandemia fa registrare un picco mai registrato di supplenti a caccia di un posto fisso nella scuola. Una sacca di precariato mai vista che denota la mancanza di efficacia dei metodi di reclutamento. Più di 20mila i supplenti nel Salernitano. Precisamente sono in gara per la stipula dei contratti annuali i precari delle Graduatorie ad esaurimento (ben 1.157 nei vari ordini di scuola) e 19.573 precari inseriti nelle Graduatorie provinciali di prima e seconda fascia utilizzate per le supplenze lunghe. Le nomine in ruolo saranno – secondo previsioni dell’amministrazione scolastica – non più di 610 tra scuola dell’infanzia, primaria, media e superiore. Poi ci saranno non più di 250 Ata da assumere.

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