Fabio, il dj di mucche e caprette:
ascoltano musica e il latte migliora

Fabio, il dj di mucche e caprette: ascoltano musica e il latte migliora
di ​Pasquale Sorrentino
Venerdì 1 Marzo 2019, 13:41 - Ultimo agg. 13:42
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All’inizio furono le voci di Franco Ameri e Sandro Ciotti, ora sono quelle di Linus e Nicola Savino. Ma, soprattutto, sin dall’inizio è stata la musica della radio a far compagnia alle mucche (e poi alle caprette) dell’allevamento Galatro a Buonabitacolo. La musica per rilassare gli animali, per produrre del latte che dicono sia migliore, e per far di una stalla un luogo ancor più accogliente. Se all’inizio è stato tutto un caso, poi si è capito che c’erano benefici nell’allevare le mucche con la radio accesa. È l’allevamento Galatro che ora vede Fabio, il figlio, alla guida a suon di musica di mucche e caprette. E anche in veste da deejay, se è il caso. «Ero un elettricista - racconta Fabio, 32 anni, arbitro di calcio per hobby - ma il lavoro non è sempre tanto per la mia categoria e la concorrenza è alta, quindi ho deciso di seguire le orme di casa. Fare l’allevatore, con qualche miglioria. Spero». Fabio Galatro ha un fisico atletico (gioca anche a pallavolo), il sorriso perennemente stampato sul viso gioviale e il tocco per realizzare un ottimo latte e formaggi che attirano clienti anche fuori dal Vallo di Diano. C’è chi, ogni volta che attraversa lo svincolo di Buonabitacolo, si ferma appositamente per un carico di latticini. Latticini speciali grazie alle mucche e al buon cibo ma anche e forse soprattutto grazie alla buona musica con la quale vengono allevati gli animali. 

Perché la radio un po’ scassata di papà Giuseppe, di quelle con la manovella e l’antenna argentata manovrabile, è stata sostituita da un impianto professionale. Casse acustiche potenti e buona musica per le dieci mucche e le quaranta capre. «Mio padre, la domenica pomeriggio di tanti anni fa, veniva a lavorare e accendeva la radio per ascoltare “Tutto il calcio minuto per minuto”. Le mucche ascoltavano con lui, lo si capiva dalle loro reazioni. Con la musica si calmavano e quasi si dondolavano. Partendo da questi ricordi - spiega Fabio - quando ho deciso di lavorare nell’azienda di famiglia ho capito che la musica può dare ottimi benefici alle mucche. E anche alle caprette che ho aggiunto io all’allevamento». Appena si accende le radio sembra davvero che le mucche si rilassino, soprattutto se ci sono estranei. Il muggito e il belare si placano, gli animali si lasciano cullare dalla musica delle radio. Radio Deejay, Rds, Radio Alfa, Fabio cambia ogni tanto canale per cercare anche di “studiare” i gusti musicali degli animali. «Sono come noi, ogni mucca non ama la stessa musica. A qualcuna può piacere Mozart, a qualche altra Ligabue o Vasco Rossi, così cerco di accontentare tutte».

Di certo accontenta il palato di chi può gustare il prodotto derivato dal suo latte. La musica e l’allevamento ovviamente sono solo un particolare del lavoro di Fabio, che da anni segue l’allevamento di famiglia con l’obiettivo di migliorare. «Cerco di capire in toto i benefici della musica ma anche e soprattutto di realizzare prodotti sempre migliori, creare una etichetta personale e anche un laboratorio. Voglio puntare sul nostro paese, su Buonabitacolo, sul restare al sud e costruire qui il futuro. Le difficoltà sono tante e quando vedo le proteste dei pastori sardi capisco bene cosa provano. Un litro di latte di mucca va sui 40 centesimi. Ma non voglio, non vogliamo mollare, e non spegneremo mai quella radio». Fabio con il sorriso sempre stampato sul viso, la radio accesa («ma non di notte, devono riposare gli animali») e gli occhi vivi guarda con ottimismo al futuro. Lo guarda soprattutto con la sensazione di chi del futuro non ha paura e anzi vuole investire su di esso. Con la colonna sonora della musica che regala serenità a chi lavora oltre che agli animali.
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