Don Fedullo, l'addio dopo tre settimane
di contagio: non era vaccinato

Don Fedullo, l'addio dopo tre settimane di contagio: non era vaccinato
di Giuseppe Pecorelli
Lunedì 31 Gennaio 2022, 07:36 - Ultimo agg. 21:05
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Monsignor Francesco Fedullo, per tutti don Franco, ha combattuto con tutte le sue forze contro le conseguenze del contagio da Covid 19, che domenica 23 gennaio lo aveva costretto al ricovero all'ospedale di Salerno, in condizioni già gravi, dopo essere risultato positivo al virus due settimane prima. I giorni che passavano e la preghiera corale di tantissimi salernitani aprivano qualche flebile spiraglio alla guarigione, ma ieri mattina, alle 11.30, il sacerdote non ce l'ha fatta e ha reso a Dio la sua vita. Non era vaccinato, come altri appartenenti alla comunità religiosa del Gregge. Pare avesse problemi di natura sanitaria, che potrebbero avergli impedito di ascoltare l'appello pro immunizzazioni lanciato dall'arcivescovo Andrea Bellandi.

La notizia s'è diffusa rapidamente sui social facendo calare un velo di profonda tristezza sulla città. Don Franco, 66 anni, parroco di Santa Maria della Porta e San Domenico dal dicembre 1999, era, per utilizzare un'espressione cara a Papa Francesco, un pastore con l'odore delle pecore, conosciuto, amato, un riferimento sicuro, un proprio caro per centinaia di famiglie non solo del centro storico. Non si possono contare le persone che, prima come direttore della Caritas diocesana, poi come parroco, ha accompagnato spiritualmente e sostenuto materialmente. La chiesa di San Domenico è simbolo stesso dell'accoglienza grazie a don Franco che aveva raccolto l'eredità impegnativa del suo predecessore, monsignor Enzo Quaglia, un altro sacerdote che ha lasciato il segno nella storia stessa della città. Il cordoglio è unanime e il lutto non coinvolge solo la Chiesa, ma anche la comunità civile. Appresa la notizia, il sindaco Enzo Napoli lo ricorda come un «sacerdote che ha testimoniato, durante la sua attività pastorale, i valori umani, solidali ed evangelici più profondi». E aggiunge: «La nostra comunità farà tesoro della sua eredità spirituale». Un uomo che aveva ancora tanti progetti in cantiere.

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«Ti avevo chiamato pochi giorni fa - gli si rivolge Paola De Roberto, assessore alle politiche sociali del Comune - per chiederti come stavi e mi avevi detto: Grazie del pensiero. Ho il covid. Sto a casa e seguo una terapia. Non ho sintomi e, grazie a Dio, mi sento bene. Io avevo creduto che potevi superare questo brutto momento. Ora mi resta solo il progetto che avevamo condiviso di dedicare una strada nel nostro quartiere a don Enzo Quaglia». L'arcivescovo Andrea Bellandi, che è all'estero per un corso di esercizi spirituali e non potrà presiedere le esequie, invia un messaggio al clero salernitano e, con la voce commossa, ricorda il sacerdote cercando consolazione nella fede: «Il nostro don Franco - dice - ci ha lasciato e questa è una grave perdita che si aggiunge alle altre che abbiamo avuto per questo terribile virus. Ci conforta solo il fatto che sarà accolto tra le braccia del Padre come un sacerdote buono e fedele. Ricorderò nella messa don Franco e sono vicino a tutti voi. Il Signore possa accoglierlo con la sua tenerezza che ricompensa tutte le fatiche del nostro ministero». Il riferimento dell'arcivescovo è agli altri tre sacerdoti scomparsi a causa del Covid: il 19 marzo 2020 don Alessandro Brignone, salernitano di Torrione e parroco di Caggiano; il 13 novembre 2020, don Biagio Pellecchia, parroco della cattedrale fino al 2001, già ammalato da tempo; il 26 febbraio 2021 don Alfonso Santamaria, storico parroco di Sant'Eustachio.

È difficile legare il concetto della morte a don Franco, infaticabile promotore della vita umana. Era il 1983, l'anno della sua ordinazione sacerdotale, quando, insieme a Luisa Alfinito, fondò il Centro Il pellicano con il fine di difendere la vita e aiutare le mamme a portare avanti la gravidanza. Nel 2014, al Tempio di Pomona, fu inaugurata una mostra intitolata 1000 grazie!, un modo per celebrare i mille bambini nati, negli anni di attività, grazie all'intervento del Centro, i cui volontari erano riusciti a evitare la drammatica scelta dell'aborto. I funerali dell'amato sacerdote si terranno, alle 16 di oggi, in duomo. Il rito sarà anche trasmesso su Tele Diocesi Salerno.
 

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