Donna agli arresti domiciliari
nella casa abusiva da abbattere

Donna agli arresti domiciliari nella casa abusiva da abbattere
di Simona Chiariello
Giovedì 18 Gennaio 2018, 06:30 - Ultimo agg. 06:31
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CAVA DE' TIRRENI - Non solo vedrà abbattere la sua casa abusiva, ma dovrà scontare anche una condanna a tre anni agli arresti domiciliari, se il giudice non accetterà di commutare la pena in ore di volontariato presso i servizi sociali. E così dopo le ruspe, per il popolo degli abusivi cosiddetti di necessità (abusi per la realizzazione della prima casa) arrivano anche i primi provvedimenti di restrizione della libertà. La storia è simile a quella di tante altre famiglie cavesi che vivono in immobili abusivi, con un esito ancora più drammatico.

La protagonista è una signora cavese, C.L. che vive in una casa, costruita con i sacrifici di una vita, in località San Felice a Sant’Anna, frazione fortemente segnata dal fenomeno degli abusi ed ancora di più da quello degli abbattimenti. La donna, a cui è intestata l’abitazione abusiva, ha dovuto subire diverse denunce per aver più volte violato i sigilli che la polizia locale opponeva alla sua costruzione. Oggi, al termine dell’iter giudiziario, è arrivato il verdetto. La signora, difesa dall’avvocato Pasquale Adinolfi, è stata condannata a più di tre anni e quindi non ha potuto beneficiare della pena sospesa, ma le sono stati accordati gli arresti domiciliari. Il suo legale, almeno per il momento, è riuscito a bloccare l’esecuzione della pena, facendo istanza al tribunale di sorveglianza e chiedendo la possibilità di commutare la condanna in prestazioni sociali.
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