Droga, alcol e sballo under 18
largo Barbuti nel degrado

Droga, alcol e sballo under 18 largo Barbuti nel degrado
di Barbara Cangiano
Sabato 11 Luglio 2020, 06:35
2 Minuti di Lettura
Per gli under 18 è la piazza dello sballo. Il luogo dove poter bere, fumare, ballare fino a tarda notte. Senza regole e senza controlli. Ci arrivano in sella agli scooter, muniti di bottiglie di birra e superalcolici, e praticamente ogni sera trasformano largo Barbuti in una discoteca a cielo aperto dove gli schiamazzi sembrano essere solo l’ultimo dei problemi. Sedie e palco allestiti per la rassegna teatrale vengono puntualmente vandalizzati. La piazza si risveglia al mattino ricoperta di bottiglie, lattine, cicche di sigaretta, cartoni e sacchetti. E tra i rifiuti spuntano anche cartine ed altri kit che rimandano all’uso di sostanze stupefacenti. 
I RESIDENTI
«Guai a protestare perché ti minacciano – racconta un’anziana – E il dramma è che se chiami le forze di polizia non viene nessuno. Siamo abbandonati». Già l’anno scorso si erano verificate delle risse e si era reso necessario l’intervento del 118 per abuso di alcolici, «ma quest’anno è molto peggio – spiega Paolo Sessa – L’altro giorno hanno preso una decina di sedie e le hanno portate fin sopra largo Abate Conforti. Come se stessero a casa loro, insomma. Per terra si trova di tutto, persino pallini di cocaina, perché la zona è diventata un’area di spaccio. Non essendoci telecamere ed essendo i controlli ridotti al lumicino, si sentono sicuri di poter fare tutto quello che vogliono». Chiazze di urina e di vomito sono all’ordine del giorno e chi passa in zona deve fare lo slalom e turarsi il naso: «perché – incalza Sessa – si ubriacano con drink di pessima qualità venduti a un euro o acquistati al supermercato e questi sono i risultati». Antonio Salzano, che per la rassegna teatrale dei Barbuti si occupa della logistica, è tra quelli che ogni mattina deve fare i conti con la devastazione lasciata da gruppetti di giovanissimi che, non appena si chiude il sipario, si impadroniscono dell’area improvvisando coretti e ballate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA