Due giorni al «fiat lux» che darà il via alla XVII edizione di Luci d'artista. Due giorni per restituire a Salerno le luminarie natalizie dopo l'anno di stop, nel 2020, a causa della pandemia e l'anno delle luminarie in forma ridotta, nel 2021, sempre a causa del Covid-19. Ma se l'amministrazione pensava di ripartire in grande stile, affidando la realizzazione del progetto artistico allo studio torinese di architetti associati di Domenico Luca Pannoli e Maria Cristina Milanese, dovrà invece accontentarsi di luminarie da catalogo. Molte delle quali, peraltro, già viste nelle passate edizioni. Poche le novità. E per quella probabilmente che più piacerà ai tifosi della Salernitana, l'installazione a tema granata pensata per piazza Gian Camillo Gloriosi a Torrione e realizzata da StarCasinò Sport, bisognerà aspettare ancora. L'opera, infatti, non sarà inaugurata il 2 dicembre insieme al resto delle luminarie, ma nel fine settimana successivo all'Immacolata. C'è ancora riserbo sui dettagli, ma l'installazione a tema granata che farà capolino nella zona orientale della città dovrebbe raffigurare un cavalluccio. Non uno qualsiasi, naturalmente. Ma l'ippocampo che è il simbolo della Salernitana. Eppure, stando alle indiscrezioni, dovrebbe trattarsi di una installazione anche a tema ambientale. Insomma, è nella grande piazza di Torrione che si potrà ammirare una delle poche novità dell'edizione numero 17 di Luci d'artista. Per il resto si tratta di opere per lo più già viste. Del resto, ad aggiudicarsi l'appalto è stata la Iren Smart Solutions di Reggio Emilia. E la Iren, socio maggioritario di due società del gruppo Energia partecipate anche dal Comune di Salerno, ha realizzato quasi tutte le edizioni di Luci d'artista pre-Covid. Esclusa l'edizione del 2006, con opere d'arte luminose provenienti dalla collezione del Comune di Torino, e quella del 2018, curata dalla francese Blachere Illumination, fino al 2019 la Iren l'ha fatta da padrona.
Dunque, se lungo il corso Vittorio Emanuele compaiono sobri fili di lucine pendenti che di artistico sembrano avere ben poco, in via Mercanti tornano installazioni a tema autunnale, con foglie, funghi e sottobosco vario a illuminare la via più nota del centro storico. Così pure in piazza Flavio Gioia, dove torna il grande albero cosiddetto della vita, con rami che qua e là si staccano dalle abitazioni e, in alto, un cielo di lucine. Non più i classici cherubini in via Duomo. Nei pressi della cattedrale compaiono, sospese in alto, figure tipiche del presepe, dalla Madonna con il Bambino ai re magi, dai pastorelli agli angioletti. Se gli orsacchiotti colorati quest'anno trovano posto in piazza Sant'Agostino e leggiadre farfalle a Largo Campo, nella villa comunale tornano gli animali. Il montaggio è iniziato solo due giorni fa, ma s'intravedono animali mitologici, dalla Fenice a Pegaso. Insomma, la villa si consacra l'attrattore principale per i bambini, il luogo della fiaba per eccellenza.
Oltre al presepe sospeso di via Duomo, non mancano altri simboli tipici del Natale: in piazza Caduti di Brescia a Pastena c'è la stella cometa e in piazza Vittorio Veneto campeggia l'albero della famiglia.