Addio a don Caponigro, il sacerdote delle mille battaglie civili

Si è spento a 90 anni, i funerali oggi alle 10

Addio a don Caponigro, il sacerdote delle mille battaglie civili
di Giuseppe Pecorelli
Lunedì 20 Marzo 2023, 00:15
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Una domenica di mestizia, ieri ad Eboli dove, in serata, i fedeli si raccolgono in preghiera nella chiesa della Santissima Trinità, quel Santuario di Sant'Antonio dove don Enzo Caponigro, spentosi sabato a novant'anni, ha continuato a vivere, fino alla fine, il suo ruolo di guida spirituale per tanti. Era un riferimento non solo religioso, ma anche sociale e civile nella ricerca continua di una vita migliore per la collettività e, in modo particolare, per i più deboli. A tratteggiarne la figura, appena appreso della scomparsa, è il sindaco Mario Conte: «Baluardo di fede operosa, esempio di cristianità dedita al costante perseguimento del bene comune, è stato un attore essenziale della vita sociale di Eboli. Fino all’ultimo rettore di Sant’Antonio e cappellano del cimitero, in precedenza rettore del santuario dei Santi Cosma e Damiano e a lungo riferimento della parrocchia della Madonna delle Grazie: sempre instancabile, concreto, stimolante. Anche l’ultima volta che ho avuto il piacere di incontrarlo, in occasione del suo novantesimo compleanno, non aveva fatto mancare le sue critiche riflessive ed i suoi consigli illuminanti. Mancherà davvero a tutti noi».

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Era un uomo energico, forte delle sue idee, difensore implacabile delle persone più deboli, amante della verità e, all'occorrenza, diretto, senza mezze misure. Molte le sue battaglie civili. Se ne ricorda una su tutte. Argomento del contendere: la Casa del Pellegrino che l'amministrazione Cariello aveva assegnato a un'associazione privata che si occupava di sanità. Don Enzo si costituì parte civile nel processo contro l'amministrazione perché, a suo parere, la struttura doveva essere destinata ai più fragili: a bisognosi, anziani, stranieri, donne vittime di violenza. Nutriva anche il grande sogno, rimasto irrealizzato, di far costruire un ponte per collegare le due colline e il santuario dei Santi Cosma e Damiano con il santuario di Sant'Antonio. Don Enzo era anche assistente spirituale del Movimento cristiano lavoratori, incarico che aveva assunto nel 1998, ed è una figura familiare anche per la popolazione di Campagna: è qui che, in passato, aveva svolto il ministero di rettore di un altro luogo simbolo della religiosità popolare in diocesi, il Santuario della Madonna di Avigliano.

Sempre a Campagna aveva amministrato la parrocchia del Santissimo Salvatore e, poi, della Santissima Trinità nella Santissima Annunziata. Dal 2008 al 2011 aveva anche diretto la Commissione diocesana di religiosità popolare. I funerali si terranno stamattina, alle 10, nella chiesa di Sant'Antonio.

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