La guardia di finanza di Salerno ha concluso una verifica fiscale nei confronti di un uomo destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che ha portato al recupero a tassazione di 240mila euro di proventi illeciti, derivanti dall'attività di spaccio di sostanze stupefacenti. La verifica è scattata a seguito di un'operazione condotta dai carabinieri di Eboli a partire dal 2018, nell'ambito della quale è stata disarticolata un'associazione per delinquere della zona, finalizzata all'acquisto, alla detenzione e alla commercializzazione di rilevanti quantità di droga, tra cui pure cocaina.
Ad esito degli accertamenti, 27 indagati sono stati raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere e 4 dagli arresti domiciliari.
In particolare è emerso che una donna, titolare di una rosticceria a Eboli, coinvolta nel giro d'affari del gruppo criminale e attualmente sottoposta alla custodia in carcere, con l'aiuto del figlio si faceva carico dell'approvvigionamento dell'associazione, alla quale aveva fornito in due anni circa 2.750 kg di cocaina, con un guadagno stimato in oltre 200mila euro, somma segnalata ai fini del recupero a tassazione. In considerazione dell'abitualità della condotta tenuta dagli spacciatori, i ricavi sono stati poi tassati anche ai fini Iva, con il recupero di ulteriori 40mila euro per l'Erario. Infine, è emerso che i nuclei familiari di 6 persone destinatarie delle misure cautelari percepivano il reddito di cittadinanza. Per loro è stato immediatamente disposto il blocco delle erogazioni.