Elezioni 2022, de Magistris a Salerno
nel feudo di De Luca: «Basta ecomostri»

Elezioni 2022, de Magistris a Salerno nel feudo di De Luca: «Basta ecomostri»
di Barbara Cangiano
Martedì 6 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 7 Settembre, 07:25
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De Magistris-De Luca. Lo scontro continua. L'ex sindaco di Napoli, ora in campo con Unione Popolare per le politiche del 25 settembre, ha scelto per i suoi «eventi corsari» uno dei luoghi simbolo della politica e della storia del presidente della Regione Campania: il Crescent e piazza della Libertà. Qui si sono riuniti candidate e candidate con un ben poco nutrito gruppo di fan per snocciolare i punti salienti del programma, ma soprattutto per demolire il nemico storico, quello con cui, praticamente da sempre, la fiamma del conflitto è accesa. De Magistris prova anche a scherzarci: «È De Luca ad essere in conflitto, anche se io sono orgogliosamente un suo antagonista. Fate una lista delle persone che finora non ha attaccato. Fuori ne resteranno ben poche». 

Poi, in marcia, sotto lo sguardo attento di vigili urbani e polizia che hanno intimato anche una eventuale denuncia perché un'ordinanza prefettizia di fine agosto vieterebbe volantinaggio e assembramenti pre-elezioni, arriva l'affondo a quello che senza mezzi termini definisce un ecomostro che deturpa natura, bellezza, paesaggio e ambiente: «Un attacco alla natura. Abbiamo invece bisogno di mettere in sicurezza il territorio, di riorganizzare bene il patrimonio immobiliare, senza più consumare suolo per andare a braccetto tra pubblico e privato. Siamo qui per promettervi, con le nostre candidate e i nostri candidati, che con noi il Mezzogiorno avrà riscatto e non umiliazione a cominciare dal no all'autonomia differenziata». Al suo fianco c'è Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al Popolo e sfidante diretto di Piero De Luca sul collegio plurinominale Salerno-Avellino alla Camera dei Deputati: «Il Crescent è il simbolo del potere malato di De Luca ruggisce Mi ricorda la villa monumentale che Erdogan si è costruito ad Ankara spendendo migliaia di euro per rendere omaggio alla sua stessa persona.

De Luca è un satrapo locale, un re che interpreta Salerno e la regione come se fossero il suo feudo e ha realizzato questo orrore credendo di finire nella storia, mentre sarà ricordato solo come colui che non ha fatto nulla per mettere in sicurezza la sanità campana e per ridare un futuro a questa terra. Dalla sola città di Salerno ogni anno partono mille persone, giovani tra i diciotto e i trentacinque anni. C'è un unico salernitano che se ne va di propria sponte ed è contento: si chiama Piero De Luca. Ecco perché la nostra campagna elettorale è contro questo sistema di potere finito sotto inchiesta». Su questo tema, De Magistris parla senza mezzi termini di rapporti opachi: «Degli ostacoli della magistratura ha scritto anche Isaia Sales. Noi saremo sempre dalla parte dei magistrati autonomi, indipendenti, coraggiosi, onesti e denunceremo quella nicchia che si presta al compromesso morale, politico ed istituzionale».

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Tappa successiva alle Fonderie Pisano, reputate «il simbolo del ricatto tra il diritto al lavoro e quello alla salute», in compagnia di Lorenzo Forte che da anni porta avanti questa battaglia: «Ecco un altro scempio voluto da De Luca tuona Abbiamo sempre denunciato come sia una vergogna che lavoratori, lavoratrici e abitanti debbano subire questa pressione: se non vuoi perdere il posto di lavoro, accetta pure l'idea che devi morire perché vengono usate sostanze inquinanti. È allucinante che nel terzo millennio, con tutte le tecnologie di cui disponiamo, bisogna subìre qui, come in altre parti d'Italia questo ricatto ha sbottato De Magistris - Ci avevano detto che il Pnrr doveva servire per la transizione ecologica e invece stanno finanziando multinazionali e la guerra. Noi lotteremo contro tutto questo e non ci metterete mai contro il diritto al lavoro. Ma bisogna tutelare anche il diritto alla salute. Oltre a quello che fanno le destre, anche il cosiddetto centrosinistra spazzando via l'articolo 18 ha tolto a tutti la capacità di difendersi. Poi contiamo le morti sul lavoro ed è per questo che nel nostro programma è prevista l'assunzione di diecimila ispettori del lavoro». L'ex sindaco di Napoli ha poi snocciolato gli elementi del suo programma teso a creare un paese in cui «tutti possano avere un lavoro con un salario decente, in cui lo Stato garantisca servizi pubblici di qualità, in cui la natura venga protetta e le libertà civili difese». 

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