L'elenco dei partecipanti, e quindi dei sostenitori della ricandidatura di Enzo Napoli a sindaco di Salerno, è lungo. Del resto, il coordinamento provinciale delle forze politiche civiche e di centro sinistra che l'altra sera si è riunito in vista delle prossime elezioni comunali è formato dalle stesse forze che, lo scorso settembre, hanno sostenuto Vincenzo De Luca alla volta di palazzo Santa Lucia. Inclusi i socialisti che, all'ultimo consiglio comunale, avevano espresso qualche perplessità sui metodi della maggioranza Napoli riguardo alla partecipazione. E inclusa pure Italia Viva, a dispetto delle posizioni dei due consiglieri comunali, esponenti del partito di Renzi, che sono passati all'opposizione. Sui Comuni più grandi al voto, le certezze sui candidati sindaci sembrano due: Enzo Napoli a Salerno e Vincenzo Sessa a Fisciano. Per Eboli e Battipaglia, invece, bisognerà decidere.
«Non c'è nessuna proposta né calata dall'alto né da uno dei componenti del tavolo», precisa il segretario provinciale del Pd, Enzo Luciano. «Si era diffusa l'idea che il Pd, partendo da Salerno, avesse già scelto i nomi.
Il placet, dunque, arriva non solo dal partito di Renzi, a dispetto della fuoriuscita di Nico Mazzeo e Donato Pessolano dalla maggioranza, ma anche da quello di Enzo Maraio. «Registriamo la concreta disponibilità ad avviare una fase nuova, fondata su un maggiore confronto e su una più ampia collegialità nella coalizione spiega il segretario provinciale del Psi, Del Duca - Il nostro punto di partenza è chiaro: subito un accordo efficace e operativo per affrontare l'emergenza più grave che riguarda il lavoro». Sulla riconferma di Napoli, chiarisce: «Non c'erano dubbi sulla scelta. È un altro passaggio fondamentale e coerente con il percorso che abbiamo intrapreso e sostenuto convintamente». I socialisti mettono al centro una serie di «problemi complessi e difficili: dall'emergenza lavoro al recupero di comparti fondamentali come il turismo e il commercio che hanno fin qui pagato un prezzo troppo alto. Come pure il mondo giovanile, la risorsa principale per camminare con forza verso i prossimi anni».