Emergenza bomba a Battipaglia,
tempi più lunghi per il disinnesco

Emergenza bomba a Battipaglia, tempi più lunghi per il disinnesco
di Paolo Panaro
Lunedì 18 Marzo 2019, 06:25 - Ultimo agg. 06:40
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Un mese forse anche qualche giorno in più trascorrerà prima che venga disinnescato l’ordigno bellico rinvenuto nei giorni scorsi in un appezzamento di terreno a Spineta, a Battipaglia. Nei prossimi giorni in Prefettura a Salerno si svolgerà il secondo briefing per decidere la data di disinnesco della bomba aerea di fabbricazione inglese del peso di 115 chilogrammi. Il Genio dell’Esercito, in collaborazione con le forze dell’ordine e i tecnici del Comune di Battipaglia, deve approntare il piano di evacuazione che riguarderà migliaia di famiglie che abitano attorno all’azienda agricola dove è stato rinvenuto il pericoloso ordigno e nell’area che sarà completamente interdetta sino ad un chilometro e mezzo di distanza dalla bomba. Il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, per le delicate operazioni di disinnesco dovrà emettere un’apposita ordinanza di sgombero delle abitazioni che ricadono nella zona di interdizione, delle aziende, degli uffici, i negozi e delle strade. Il piano di evacuazione potrebbe essere pronto già tra una ventina di giorni ma tutto dipende da un altro sopralluogo che dovranno effettuare i militari dell’Esercito Italiano a Spineta dove c’è la bomba. Molto probabilmente bisognerà evacuare l’ospedale ma questa per il momento è solo un’ipotesi come pure bisognerà valutare se bloccare, il giorno del disinnesco della bomba, il traffico lungo l’autostrada A2 e chiudere l’uscita di Battipaglia. Per il momento è certo che sarà chiusa la statale 18 in direzione Paestum almeno nel tratto più vicino all’ordigno bellico e lo stesso provvedimento dovrebbe essere adottato per la stazione ferroviaria e la linea ferrata che dovrebbe essere interrotta per tutta la durata delle operazioni di disinnesco. Nel frattempo, la zona dove è stata ritrovata la bomba resta interdetta e nessuno ovviamente si può avvicinare all’ordigno bellico se non le forze dell’ordine e i militari dell’Esercito che devono effettuare altri sopralluoghi.
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