Nocerina, l'allenatore aggredito in autostrada dagli ultrà di Cava

L'agguato mentre la squadra rientrava dalla partita a Brindisi

Alessandro Erra, allenatore della Nocerina
Alessandro Erra, allenatore della Nocerina
di Giuliano Pisciotta
Lunedì 20 Febbraio 2023, 07:56
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Epilogo triste e inatteso per la Nocerina, di rientro dalla trasferta di Brindisi. Il match, disputato a porte chiuse per ragioni di ordine pubblico, ha visto soccombere i rossoneri per 1-0. Ma il peggio per i tesserati è arrivato sulla strada del rientro. Secondo quanto ricostruito, il bus della squadra ha fatto sosta in un'area di servizio nei pressi di Cerignola. Dopo alcuni minuti, nella stessa area di servizio si sarebbero fermati pullman con a bordo i tifosi della Cavese, che rientravano dalla trasferta degli aquilotti a Fasano. All'interno del punto di ristoro, qualche supporter metelliano avrebbe in un primo momento preso di mira i tesserati della Nocerina con insulti e provocazioni. La situazione sarebbe presto degenerata in vere e proprie minacce, con riferimenti al derby di ritorno tra Cavese e Nocerina, valido per l'ultima giornata della stagione regolare nel girone H di Serie D. La gara è in programma tra oltre due mesi e mezzo.

Le provocazioni e gli insulti sarebbero proseguiti nel parcheggio dell'area di servizio. Qui alcuni tifosi metelliani si sarebbero avvicinati ad Alessandro Erra, allenatore della Nocerina, facendo anche lui oggetto di insulti, minacce e provocazioni. La situazione è presto degenerata e il tecnico è stato colpito con un violento pugno al volto. I tesserati rossoneri non hanno reagito, riguadagnando in tutta fretta i propri posti a bordo del torpedone.

Non prima però di aver allertato le forze dell'ordine per comprendere come proseguire il viaggio. Il bus ha fatto tappa a Mirabella Eclano per attendere il servizio di scorta e poter fare rientro in tranquillità a Nocera Inferiore. I tesserati coinvolti, in particolare l'allenatore Alessandro Erra, hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per le opportune medicazioni.

Momenti di grande panico dunque per la squadra, in particolar modo per i ragazzi più giovani dell'organico rossonero che hanno partecipato alla trasferta di Brindisi. Oltre alle cure mediche, i tesserati hanno provveduto a sporgere denuncia dettagliata sugli episodi avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri, per cercare di risalire ai responsabili dell'aggressione.

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Sdegnato il commento di Raffaele Stella, uno dei soci del club rossonero. «Siamo all'assurdo, non avevo mai visto una cosa del genere! Ci sono stati deprecabili episodi che hanno visto scontrarsi opposte tifoserie, ma qui sono stati aggrediti i tesserati della squadra». Stella parla di «teppisti che in nessun modo possono essere definiti tifosi di calcio. È roba da matti aggredire addirittura il bus di una squadra fermo in un'area di servizio e colpire i tesserati. Sono episodi di una gravità estrema - ha concluso Raffaele Stella - Credo fermamente che debbano essere inaspriti i controlli e le pene». In serata arriva la condanna della società metelliana: «La Cavese 1919 condanna con fermezza l'episodio di violenza e anti-sportività perpetrato da facinorosi ai danni di alcuni tesserati della Nocerina». Il club invita «tutti i tifosi ad isolare questi personaggi che non amano realmente la nostra squadra e screditano la città, il pubblico e la storia di Cava».
 

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