Botte e denunce inventate:
famiglie divise vanno a processo

Botte e denunce inventate: famiglie divise vanno a processo
di Nicola Sorrentino
Giovedì 7 Marzo 2019, 13:07
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SIANO - Una violenta lite in famiglia diventa oggetto di un processo, con la richiesta di giudizio immediato presentata dalla procura per tre nocerini, due donne ed un uomo, denunciati lo scorso agosto da altrettanti parenti. L'accusa è di tentata estorsione in concorso e lesioni. I tre imputati, con minacce e violenza fisica, avrebbero minacciato due dei loro parenti, fratello e sorella, per avere una cifra in denaro: «Se non mi dai i soldi - riferirono due degli imputati ad altrettanti familiari - ti ammazziano e diciamo ai carabinieri che il tuo parente violenta i miei figli piccoli». Una minaccia esplicita alla quale seguì un'aggressione a mani nude nei riguardi delle vittime, tra le quali c'era anche una donna: «Dici a tuo padre che se non mi date i soldi dovete andare via di qua altrimenti vi ammazziamo». 

La donna fu presa a calci e pugni, con le ferite refertate al pronto soccorso dell'ospedale di Mercato San Severino. Agli atti del fascicolo sono allegate le denunce ma anche le foto con le ferite riportate dai due fratelli. La procura di Nocera ha chiesto il giudizio immediato per i tre imputati, due donne ed un uomo, in virtù di una serie di elementi ritenuti determinanti per saltare l'udienza preliminare. Alla base di quelle avversità un'incompatibilità ambientale tra due famiglie, con una delle due impegnata a voler cacciare di casa due dei loro componenti. Screzi e disappori maturati nel tempo, fino ad esplodere in una plateale aggressione e una richiesta estorsiva di denaro. Oltre ad una minaccia esplicita ed ulteriore di causare problemi al padre delle due vittime, che sarebbe stato denunciato per una violenza sessuale mai consumata. 
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