Era evaso dagli arresti domiciliari perchè litigava con la moglie e gli altri congiunti. E così non andando d'accordo con i familiari, Gianclaudio Negoziante a dicembre 2016 si recò presso gli uffici della caserma dei carabinieri di Capaccio affermando di non voler più proseguire la detenzione domiciliare insieme ai familiari.
L'uomo, che si era presentato spontaneamente dai carabinieri, spiegò ai militari dell'Arma di voler scontare la detenzione a casa di un suo amico visto i continui diverbi familiari che avevano reso la convivenza insostentibile.
A parere del giudice, Negoziante che aveva raggiunto personalmente la stazione dei carabinieri non aveva alcuna intenzione di sottrarsi alla vigilianza degli organi di controllo. Il suo comportamento, per il giudice, evoca un dolo di scarsa entità non volendo porre fine agli arresti domiciliari, ma proseguirli presso un'altra abitazione per il venir meno della serenità familiare.