Fallimenti pilotati,
il Riesame libera tutti

Fallimenti pilotati, il Riesame libera tutti
di Nicola Sorrentino
Venerdì 8 Aprile 2022, 06:00 - Ultimo agg. 12:45
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Soldi per alleggerire i fallimenti di un’azienda, tornano liberi i tre professionisti di Nocera Inferiore finiti ai domiciliari a marzo per un episodio di tentata concussione. Ieri mattina il Tribunale del Riesame di Salerno, a seguito del ricorso delle difese, ha annullato l’ordinanza cautelare del gip per i commercialisti Giovanni Faggiano e Giovanni D’Antonio e per il legale Fabio Sorrento.

Sullo sfondo c’è l’inchiesta del sostituto Anna Chiara Fasano che si fonda su tre procedure fallimentari, a loro volta collegate a presunte richieste di denaro per permettere di alleggerire le relazioni dei curatori a favore dei titolari delle aziende.

I domiciliari erano scattati per un unico episodio. Le motivazioni dei giudici saranno depositate nei prossimi giorni. Solo così si capirà se la decisione è legata all’assenza di esigenze cautelari - gli indagati avevano rinunciato ad ogni incarico - o al quadro indiziario.

Nell’ambito della stessa indagine, ieri mattina la Guardia di Finanza ha svolto una perquisizione presso casa di Vincenzo Bennet, indagato a piede libero per tentata concussione in un’altra vicenda, insieme a Giovanni D’Antonio e al professore Angelo Scala, per il quale il gip aveva rigettato la richiesta d’arresto. La perquisizione era stata rinviata per un impedimento a marzo scorso ed eseguita ieri, con l’acquisizione di un cellulare. 

Martedì prossimo, la Procura di Nocera conferirà incarico ad un perito che analizzerà i telefoni sequestrati a Faggiano, D’Antonio e Sorrento, nell’ambito di accertamenti irripetibili alla presenza delle difese. I tre sono indagati perchè avrebbero costretto, sotto la continua minaccia di condizionare negativamente le conseguenze del fallimento, a sborsare 25, poi 30 e infine 100mila euro, per alleggerire la posizione dell’imprenditore dal punto di vista penale che fallimentare. E lo avrebbero fatto attraverso diverse richieste e incontri, sottraendo documentazione contabile della società, la Geicon, con il rischio dell’avvio di un’indagine a carico dello stesso imprenditore. La richiesta di soldi sarebbe stata estesa anche ad un ex collaboratore. I soldi non furono versati perché la vittima denunciò.

Lunedì scorso, la Procura aveva depositato i verbali di un terzo imprenditore che ha denunciato Giovanni D’Antonio, il quale avrebbe preteso 50mila euro per le stesse circostanze. In questo episodio è indagato anche Faggiano. La vicenda che vede indagato invece, Bennet, in qualità di consulente, si discuterà il 21 aprile al Riesame, dopo che la Procura ha presentato appello per chiedere il carcere per D’Antonio e Scala ed i domiciliari per il manager di Salerno Pulita. L’inchiesta sui fallimenti prosegue, visti i nuovi elementi acquisiti dalla Procura di Nocera, dopo la denuncia di un terzo imprenditore, ritenuti meritevoli di approfondimento

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