Nocera, false fatture per la vendita
di auto di lusso, in 3 rischiano il processo

Nocera, false fatture per la vendita di auto di lusso, in 3 rischiano il processo
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 9 Dicembre 2020, 12:24
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Rischiano il processo dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Nocera Inferiore due imprenditori e il titolare di una seconda azienda, sotto accusa per ipotesi di reato di emissione di fatture false in concorso, tra le due società, riferite ad operazioni inesistenti, allo scopo di evadere le imposte sottraendole al Fisco, e riciclaggio in concorso. Le indagini, con un blitz che risale alla scorsa estate nell'Agro nocerino sarnese, aveva fatto ottenere alla Procura il sequestro di oltre un milione e duecentomila euro per equivalente, poi superato dalla decisione del Riesame con il dissequestro. Al termine delle indagini, coordinate dal pm Angelo Rubano e svolte dalla polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, gli indagati erano stati denunciati per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e per i reati di riciclaggio ricollegati, oltre ad aver simulato la vendita di 22 vetture ad una società di fatto inesistente ed intestata ad un prestanome. Le automobili di grossa cilindrata, tra le quali c’era una Ferrari del valore di 150mila euro, sarebbero state cedute con una falsa transazione, in modo simulato, ad un acquirente, il terzo indagato, con lo scopo di evadere le imposte e sottrarle ad una misura cautelare reale. Un sequestro precedente era stato già eseguito nello scorso mese di ottobre 2019.

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Al centro delle ricostruzioni investigative ci sarebbe stato lo stesso meccanismo per eludere le misure cautelari per sottrarre le vetture al sequestro in corso di esecuzione, con la falsa cessione a terzi per il tramite della società del prestanome coinvolto, il quale aveva contrattato l’acquisto, chiudendolo senza mai spostare i veicoli dalla concessionaria di lusso. Allo stesso modo, i due imprenditori avevano operato anche nel precedente procedimento, con le indagini della Procura a rivelare la commissione di analoghi reati finanziari, con i proventi impiegati dagli indagati in attività imprenditoriali riconducibili a loro stessi.

In questo caso, ad indagini chiuse, l'organo inquirente ha avanzato richiesta di processo per i tre indagati, in attesa della fissazione dell’udienza preliminare davanti al gup.

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