Fabbrica di falsi invalidi, scagionata
la mamma della cantante Arisa

Fabbrica di falsi invalidi, scagionata la mamma della cantante Arisa
di Pasquale Sorrentino
Giovedì 1 Aprile 2021, 06:25 - Ultimo agg. 08:34
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Fabbrica dei falsi invalidi a Potenza, richiesta di rinvio a giudizio anche per una dottoressa di Polla che lavora nell’ospedale lucano. Archiviate le accuse alla mamma della nota cantante, Arisa, Assunta Santarsiero, all’avvocato che l’ha assistita nella pratica per l’assegno di invalidità, Anna Santarsiero, e al primario del reparto di Neurologia del San Carlo di Potenza, Nicola Paciello. La richiesta di rinvio a giudizio, è stata chiesta per gli altri indagati, circa 40. È quanto emerge alla conclusione delle indagini della Procura del capoluogo lucano sulla presunta «fabbrica» di falsi invalidi scoperta, nel 2015, dagli agenti della squadra mobile di Potenza. 


Il prossimi 5 maggio è stata fissata l’udienza davanti al gip. La Procura di Potenza, che ha fatto andare avanti le indagini e fatto anche scattare alcuni arresti (non per la professionista valdianese) è guidata da Francesco Curcio, anche lui di origini pollesi.

L’accusa è di truffa ai danni dell’Inps in relazione all’indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento. Gli inquirenti , infatti, hanno scoperto che probabilmente da anni, era stata messa in piedi un’associazione per delinquere per truffare l’Inps e ottenere quindi un’indebita percezione di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento: tutto questi avvalendosi di anziani di Potenza, compiacenti, che dovevano fingersi invalidi ed organizzando il tutto con professionisti come avvocati, sanitari e medici. Il danno stimato per lo Stato, fino a ottobre dello scorso anno, è stato di circa 130mila euro. Sono diversi gli episodi imputati all’oculista di Polla, in merito a presunti falsi certificati di invalidità.

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