Femminicidio a Sapri: l'autopsia
inchioda il marito assassino

Femminicidio a Sapri: l'autopsia inchioda il marito assassino
di Antonietta Nicodemo
Venerdì 11 Maggio 2018, 15:40
2 Minuti di Lettura
L'autopsia sul corpo di Antonietta Ciancio ha di fatto confermato quanto ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Lagonegro sulla dinamica dell’omicidio. E’ stato accertato uno sconquasso cranico. La donna, originaria di San Severino Lucano ma residente a Sapri da oltre 20 anni,  è morta a seguito di un solo colpo di pistola partito dalla regione occipitale del cranio e quindi dalla parte posteriore della testa ed e fuoriuscito dalla regione frontale sinistra. L’ex maestra in pensione, di 68 anni,  è stata uccisa alle prime luci di domenica 29 aprile mentre dormiva. Il marito Gabriele Milito di 75 anni, ex ragioniere di Sapri , sostiene che il colpo è partito accidentalmente mentre maneggiava la sua beretta 7,65 regolarmente detenuta. Il proiettile è stato trovato sul pavimento. Il cadavere è stato rinvenuto nel letto della casa della coppia mercoledì 2 maggio, e nello stesso giorno il marito è stato ritrovato in una campagna di Rivello in stato confusionale.

A lanciare l’allarme è stata una nipote e una sorella della vittima , dopo che per intere giornate non riuscivano a contattarla telefonicamente. Gabriele Milito è rinchiuso nel carcere di Potenza per omicidio volontario in attesa di nuove disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria. I suoi legali hanno presentato istanza di riesame al Tribunale della Libertà chiedendo per il loro assistito gli arresti domiciliare. La pistola assassina  è stata rinvenuta in un cassetto  con un altro colpo in canna. Per la Procura data la distanza rafficinata dalla quale è partito il proiettile si tratta di un omicidio volontario. Il movente, pare non sia stato ancora, chiarito . Però nel corso delle indagini è venuto fuori che l’uomo una settimana prima dell’omicidio era stato in ospedale con la moglie, probabilmente inseguito ad un malessere,  e i sanitari gli avevano consigliato, tra le altre cose,  una visita psichiatrica. Ma lui, nonostante le insistenze di Antonietta ha rifiutato si seguire il consiglio. Per questo la donna era preoccupata e arrabbiata con lui tanto da arrivare a litigare. Una settimana dopo quella visita in ospedale si è consumato il delitto . I funerali si sono svolti a San Severino Lucano. In tanti non sono voluti mancare all’altimo saluto. Per l’occasione è stata organizzata dalla locale pro-loco una manifestazione contro i femminicidi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA