Marcello Feola resta al suo posto. Il ricorso della Regione Campania, il secondo, contro la nomina a commissario del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, continua a non ottenere riscontro dinnanzi ai giudici del Tar. Ieri l’istanza è stata discussa in sede collegiale, e come nella precedente seduta, la sospensiva è stata negata.
A settembre il Tar entrerà nel merito, ma allora, secondo le previsioni, alla guida dell’Ente Parco, con sede a Vallo della Lucania, ci sarà il presidente designato, Giuseppe Coccorullo. Il suo curriculum è al vaglio delle commissioni parlamentari che devono accertare se è compatibile con quanto previsto dalla legge Severino e dal regolamento sui Parchi. La commissione del Senato, dopo aver preso visione di tutta la documentazione, ha chiesto un’audizione. L’inter va avanti e potrebbe giungere a termine prima della fine di aprile quando scadrà il mandato del commissario Feola, che potrà essere rinnovato nel caso in cui non sarà ultimata la procedura per la nomina di Coccorullo. Nel frattempo Feola va avanti col lavoro avviato. Al primo posto la redazione del Piano del Parco. Attenzione anche all’emergenza cinghiali. La settimana scorsa ha incontrato i selecontrollori.