Figlio del boss, lettera della madre:
«Paga per il cognome che porta»

Figlio del boss, lettera della madre: «Paga per il cognome che porta»
di Angela Trocini
Venerdì 3 Agosto 2018, 06:40 - Ultimo agg. 08:07
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La mamma di Donato Stellato chiede giustizia per suo figlio. «Vera giustizia», afferma Giusy Picardi: «Non è giusto che paghi mio figlio solo perché figlio di Giuseppe Stellato». Il 20enne sabato scorso è stato arrestato in quanto accusato di aver partecipato alla rissa, culminata nell’accoltellamento ai danni di tre napoletani, in piazza Gloriosi a Torrione e, per questo, finito agli arresti domiciliari. Ma la signora Picardi, in una lettera, chiarisce: «Cosa non vera e molte persone confermeranno quanto affermo. E non solo: la prima conferma verrà dai filmati che, seppur segnalano la presenza di mio figlio sul posto, non lo vedono coinvolto in alcun modo sui fatti accaduti. Preciso anche che Domenico quella sera era reduce da un incidente nel quale aveva riportato la lussazione della spalla sinistra ed essendo mancino aveva grosse difficoltà a muoversi».

E la signora Picardi continua ricordando anche di «aver cresciuto Domenico da sola, insieme a sua sorella, sin da piccolissimi. Il padre è detenuto da 13 anni. È un figlio, mio figlio, che ha dovuto subire avvenimenti dolorosi come la separazione dei genitori, l’allontanamento del papà per la detenzione, l’uccisione dello zio. E non credo sia poco per un bambino piccolo ma ciò non vuol dire il suo comportamento sia da attribuire a suo padre, non vi è alcuna discendenza: Domenico è mio figlio ed è cresciuto, nonostante tutto, in un ambiente sereno, pieno di amore e, nonostante ci siano stati avvenimenti spiacevoli nel suo percorso che lo hanno segnato, ha i suoi valori e i sui affetti che manifesta in modo sensibile e sincero. Quindi se ci sono dei colpevoli per l’aggressione è giusto che paghino ma non è giusto che paghi Domenico solo perché figlio di Giuseppe Stellato». Giusy Picardi chiede alla magistratura la verità: «Ho bisogno solo della verità e la verità non è mettere mio figlio ai domiciliari per qualcosa che non ha fatto. Se la giustizia esiste, deve essere fatta ma non in questo modo: non si può puntare il dito contro mio figlio solo perché figlio di Giuseppe Stellato facendogli pagare qualcosa di cui non è responsabile». 

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