Il tesserino della polizia nel portafoglio,
a processo: «Era il regalo di una rivista»

Il tesserino della polizia nel portafoglio, a processo: «Era il regalo di una rivista»
di Nicola Sorrentino
Venerdì 13 Dicembre 2019, 15:07
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Aveva contrassegni e documenti di identificazione in uso ai corpi di polizia, per questo finisce a processo per il reato di possesso di segni distintivi e contraffatti. L'accusa viene mossa ad un 79enne di Nocera Inferiore, rinviato a giudizio dal gup del tribunale, al termine dell'udienza preliminare. I fatti risalgono al 7 febbraio del 2017, quando la polizia scoprì nella disponibilità dell'uomo una placca metallica e due tessere con la scritta «Polizia di Stato». Materiale contenuto all'interno di un portatessere, sul quale gli agenti effettuarono un controllo, dopo che l'uomo lo aveva dimenticato presso un negozio. Ad ottenere il rinvio a giudizio la Procura, che al termine dell'indagine chiese il processo per l'imputato. A sua difesa, assistito dai suoi avvocati, l'uomo aveva spiegato che quel materiale gli era stato regalato da una rivista specializzata, a seguito di una donazione. E che gli stessi oggetti non erano mai stati utilizzati per altri scopi o fini, come quello di spacciarsi per un poliziotto o per un esponente delle forze dell'ordine. Circostanza che spesso viene mossa, sotto forma di imputazione, a chi viene trovato in possesso di materiale del genere. Al termine dell'udienza, il gup ha però deciso per il rinvio a giudizio. Ora il dibattimento, che dovrà provare le accuse dell'organo inquirente. 
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