Flag Cilento Mare Blu, nuove progettualità per rilanciare il settore della pesca

Flag Cilento Mare Blu, nuove progettualità per rilanciare il settore della pesca
di Antonio Vuolo
Mercoledì 17 Gennaio 2018, 17:29
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Si è svolto nei giorni il Consiglio direttivo del Flag Cilento Mare Blu, che ha sancito l’avvio delle azioni propedeutiche alla partenza dei bandi, nell’ambito del Programma Operativo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (PO FEAMP) 2014.2020.  Il partenariato misto, con capofila il Gruppo di Azione Locale Cilento Regeneratio, vede il coinvolgimento dei comuni di Agropoli, Casalvelino, Castellabate, Montecorice, San Mauro, Pollica, dell’Associazione ambientalista Fare Ambiente e delle associazioni del settore pesca.«Rappresenta l’occasione per rilanciare e incentivare il comparto della pesca – spiega il presidente Carmine D’Alessandro – attraverso azioni mirate e condivise, ma soprattutto non slacciate dal resto del territorio, così da ricostruire quell’assioma perso nel tempo tra la costa e l’entroterra, perché oggi solo uniti possiamo dire qualcosa di utile al resto del mondo e generare sviluppo ed economia per le nostre terre». L’obiettivo dei Flag,  gruppi di azione locale dedicati al settore della pesca, è proprio quello di implementare i processi di diversificazione economica attraverso la promozione e il consolidamento di attività legate alla fruizione delle risorse marine, ambientali e storico-antropologiche locali, generando, in tal modo, opportunità di lavoro. «La pesca, che da sempre ha recitato un ruolo di primo piano sull’economia cilentana, - aggiunge il coordinatore del Flag, Claudio Aprea – può contribuire a innescare un processo virtuoso, secondo le logiche previste dalla nuova programmazione europea, in grado di valorizzare il pescato pregiato locale in stretta correlazione con quelli che sono i sistemi di accoglienza turistica e di valorizzazione delle nostre tradizioni legate al mare. Tutto ciò avverrà in stretta con il Gal Cilento perché, solamente in modo coeso, possiamo recitare un ruolo di primo piano di fronte ai nostri competitor». Coinvolta nel progetto è anche l’associazione ambientalista nazionale FareAmbiente, guidata dal professore Vincenzo Pepe. «E’ un’occasione di sviluppo unico perché il territorio è il nostro vero petrolio. – conclude il professore Pepe – Credo che promuovendo sinergicamente la bellezza della costa, con le sue attrazioni naturalistiche e il suo pescato, alla magia di un entroterra altrettanto unico, possiamo generare sviluppo ed occupazione, facendo sì che i nostri giovani restino e non scappino via come purtroppo sta accadendo. Io ci credo fermamente, abbiamo tutte le potenzialità, ora non resta che metterle in atto».



 
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