Lavori per la frana alla Badia di Cava de' Tirreni fermi al palo, la Provincia chiede l'intervento del prefetto

I lavori sono fermi al palo. Per questo motivo, la Provincia ha deciso di lanciare un ultimatum ai proprietari

La strada interrotta
La strada interrotta
di Valentino Di Domenico
Sabato 27 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 11:56
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Si arricchisce di una nuova puntata la querelle relativa ai lavori per la messa in sicurezza del terrapieno franato lo scorso 25 marzo in via Michele Morcaldi, a pochi passi dall’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni.

Nonostante le due pronunce del Tar e numerosi solleciti da parte dell’amministrazione comunale, nelle scorse ore la Provincia di Salerno, tenendo conto dell’inadempienza dei proprietari del muro di contenimento e sostegno di un giardino terrazzato, ha chiesto l’intervento del prefetto di Salerno, Francesco Russo. In sostanza, stando a quanto previsto dal Nuovo codice della strada del 1992, il prefetto può ordinare il consolidamento a spese del proprietario dei fabbricati e dei muri che minacciano rovina se il proprietario, nonostante la diffida, non abbia provveduto alle opere necessarie. Qualora il prefetto riterrà che ci sono i presupposti, la Provincia potrà provvedere d’ufficio alla messa in sicurezza dell’area addebitando le spese al proprietario.

Dopo l’ordinanza emanata dal sindaco Vincenzo Servalli, la Provincia, il 27 aprile scorso, ha inviato una diffida con la quale si intimava ai proprietari ad intraprendere, entro 10 giorni, tutte le opere necessarie ai fini della messa in sicurezza della circolazione stradale. Ad oggi, nonostante le promesse fatte, oltre a delimitare l’area e ad eseguire una pulizia degli arbusti presenti sul muro, i lavori sono fermi al palo. Per questo motivo, la Provincia ha deciso di lanciare un ultimatum ai proprietari, poiché, dopo oltre due mesi, è divenuta impellente la necessità di riaprire, almeno ad una solo corsia, la strada. Numerosi i disagi che sta vivendo la comunità monastica in queste settimane, tenendo conto che ci sono monaci bisognevoli di cure urgenti e con la necessità di raggiungere in modo celere il presidio ospedaliero. Inoltre, la chiusura al transito della strada a causa della frana, impedisce anche la possibilità ai mezzi di soccorso di raggiungere il piazzale antistante l’Abbazia senza intoppi, così come non è possibile trasportare le opere d’arte dell’Abbazia presso i musei come richiesto dalla Soprintendenza.

Tale situazione arrecherà disagi anche alle centinaia di fedeli che lunedì prossimo raggiungeranno il Santuario dell’Avvocata sopra Maiori partendo dal sentiero che principia dalla Badia. Inoltre, dal giorno della frana anche via Antonio D’Amico, unico passaggio possibile per giungere alle porte dell’Abbazia, è rimasta senza corrente e priva d’illuminazione. A seguire la vicenda, l’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore. «Continueremo a vigilare affinché i lavori vengano eseguiti in tempi celeri».
 

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