Torna a franare la rupe di Agropoli, simbolo della città antica: l'area è interdetta

Il consigliere Pesce attacca: «Situazione grave e amministrazione ferma», il sindaco Mutalipassi replica: «Servono fondi per i progetti»

La rupe di Agropoli
La rupe di Agropoli
di Ernesto Rocco
Venerdì 14 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 09:58
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Frana la rupe, simbolo della città di Agropoli. L’episodio (l’ennesimo) si è verificato nella mattinata di ieri lungo il versante sud che affaccia sul porto turistico della città. In tanti hanno visto, in tempo reale, il fenomeno e le immagini in poco tempo hanno cominciato a rimbalzare sui social, provocando rabbia e indignazione. La porzione di roccia è crollata nei pressi dell’area del Fortino, dove insiste l’unico sentiero che dal centro storico permette di raggiungere il mare. Ora l’area è stata interdetta, anche se alcune limitazioni all’accesso esistevano da tempo. Il problema dell’instabilità della roccia della rupe su cui si erge la città vecchia, infatti, è noto da tempo. In circa dieci anni sono almeno sei le frane segnalate, il più consistente nel 2008 quando a crollare fu la parte superiore delle grotte preistoriche, nelle vicinanze del faro. 

L’episodio di questa mattina, però, ha causato non poche polemiche considerato anche che la questione era stata oggetto del dibattito politico, anche in campagna elettorale. «L’ho scritto più volte ed ho formalizzato, mesi fa, una interrogazione consiliare invitando l’amministrazione a prendere atto, una volta per tutte, della gravità della situazione - ha tuonato il consigliere Raffaele Pesce - la frana distrugge la rupe, il fortino, le grotte in maniera inesorabile, nell’assenza di interventi.

D’altra parte, al fortino molti amministratori, succedutisi negli anni, non ci sono mai scesi».

Pronta la replica: il sindaco Roberto Mutalipassi e l’assessore al mare, porto, demanio e patrimonio, Giuseppe Di Filippo, si sono recati presso il porto per constatare l’accaduto. Insieme a personale della Guardia Costiera sono stati effettuati rilievi fotografici via mare e la zona è stata interdetta. «Tutta la parte del costone roccioso necessita di interventi importanti al fine della sua messa in sicurezza. Confidiamo di intercettare i fondi utili da bandi dedicati del Pnrr», ha fatto sapere il primo cittadino. «Nel programma triennale delle opere pubbliche, approvato in giunta, abbiamo già inserito uno studio dell’area con le diverse progettualità che possono essere messe in campo al fine di porre un freno all’azione erosiva, oltre degli agenti atmosferici sul costone», ha poi aggiunto. La rupe soffre a causa degli agenti atmosferici. L’azione del vento, della pioggia e soprattutto del mare, rende tutto il perimetro a forte rischio erosione, dato verificabile percorrendo il sentiero che conduce al Fortino. Anche le suggestive grotte preistoriche presenti sul lato nord e raggiungibili solo via mare stanno cedendo. Da anni, ormai, non sono più accessibili.

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