Fuga in autostrada con la droga
nascosta sotto il sedile: condannato

Fuga in autostrada con la droga nascosta sotto il sedile: condannato
di Nicola Sorrentino
Lunedì 7 Febbraio 2022, 17:15
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Hanno chiuso il processo con il rito alternativo i due salernitani fermati a Scafati, in possesso di droga, la scorsa settimana dopo un’operazione della polizia stradale di Angri. Il giudice del tribunale monocratico di Nocera Inferiore ha assolto un ragazzo di 21 anni, condannando invece ad otto mesi il secondo, di 23 anni. Entrambi rispondevano in concorso di detenzione di 94,4 grammi di hashish. Ad operare era stata una pattuglia della polizia stradale, all’interno dell’area di servizio Torre Annunziata Ovest, che aveva notato una Ford Fiesta grigia procedere ad elevatissima velocità sull'autostrada Napoli-Salerno, carreggiata Sud, altezza di Scafati. Gli agenti si erano lanciati all'inseguimento della vettura, dopo aver intimato l'alt e utilizzando i dispositivi acustici e visivi che erano stati ignorati dal conducente. Quest'ultimo, invece di fermarsi, aveva accelerato iniziando una fuga spericolata in autostrada per circa due chilometri fino a quando il veicolo non era stato fermato dagli agenti.

Una volta fermati, i due, entrambi residenti a Salerno, avevano mostrato forte agitazione inducendo gli agenti ad un controllo più approfondito dell’autovettura, all’interno della quale era stato rinvenuto, sotto il sedile anteriore lato passeggero, un panetto di sostanza di colore marrone, che sottoposta al narcotest è risultata essere hashish.

Più grave tra le due era da subito emersa  la posizione del ragazzo condannato, con recidiva specifica infraquinquennale per precedente analogo a carico, con l’accertamento avvenuto poco prima delle undici di sera. I due, dopo il processo per direttissima celebrato davanti al giudice del tribunale di Nocera Inferiore, avevano chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito alternativo. L’assoluzione per uno dei due ragazzi esclude la responsabilità, ascritta invece interamente a carico dell'altro, ritenuto responsabile per la detenzione della droga occultata nella sua auto.

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