In fuga dalle spiagge di Salerno:
«Rifiuti, olio e chiazze nel mare»

In fuga dalle spiagge di Salerno: «Rifiuti, olio e chiazze nel mare»
di Barbara Cangiano
Martedì 3 Agosto 2021, 08:52 - Ultimo agg. 21:03
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Sporco è l'aggettivo più ascoltato sulle spiagge salernitane e anche quello più letto sui social per descrivere le condizioni in cui versa il mare. Da Torrione a Mercatello, da giorni, lo specchio d'acqua ha perso l'azzurro, per colorarsi di grigio e di marrone, con chiazze ampie, bolle e, alle volte, rifiuti. Non è una novità: se ne parla ogni anno, in particolare tra fine luglio e inizio agosto, quando gli arenili si riempiono e anche la stagione diportistica entra nel vivo. Ma questa volta è diverso. «La situazione è drasticamente peggiorata - spiega Aldo Campione - L'acqua è torbida fino a Capo d'Orso. Non so se sia dovuto ai lavori in corso al porto di Salerno e a quello di Cetara, ma un mare così non l'ho mai visto in tanti anni». I bagnanti sono sconfortati: «Con l'operazione di ripascimento fatta dall'amministrazione comunale speravamo di poterci rilassare e di fare un tuffo in uno scenario da cartolina, ma la realtà purtroppo non è cambiata - ammette Rosaria Gregorio, storica frequentatrice della spiaggia libera di Mercatello - Alle volte preferisco rinunciare al mare, perché con questo caldo stare in spiaggia senza bagnarsi è un incubo. E di fare il bagno in questa melma non se ne parla proprio».

Ad essere penalizzati sono in particolare i bambini: «Per far fare qualche bagno a mio figlio ho scelto il lido La Conchiglia che ha una piscina - dice Marisa Giulio - Almeno così può nuotare e divertirsi senza il rischio di prendere qualche malattia. Ci sono giorni che il mare è rosso e non si capisce se si tratta di scarichi, olii o che. Ma lo spettacolo è disgustoso». Lo sa bene Lorenzo Moscariello, titolare del lido Mercatello: «Anche stamattina (ieri per chi legge, ndr) siamo stati invasi da grosse macchie scure che hanno scatenato il fuggi fuggi. Abbiamo fatto investimenti importanti per garantire la sicurezza ai nostri clienti, ma in queste condizioni è difficile lavorare, perché le persone frequentano uno stabilimento balneare per fare un tuffo e se il mare è una cloaca, se ne vanno». Anche Rosario Avallone del comitato di via Leucosia conferma «che la situazione è drammatica. Mi riferiscono di continue chiazze che inibiscono la balneazione». E numerose segnalazioni, anticipa Elisa Macciocchi di Legambiente, sono già state inoltrate all'Arpac affinché vengano svolti i controlli.

Una proposta arriva dal consigliere comunale e candidato sindaco di La Nostra Libertà Antonio Cammarota: «Un cordone gommato che isoli la sporcizia ed eviti l'inquinamento superficiale del nostro mare. Un sistema che viene utilizzato già in diversi comuni, tra cui quelli della costiera amalfitana, come Minori, Atrani e Amalfi». I costi, dice, sarebbero minimi: «Con diecimila euro circa si possono allestire 300 metri di cordone con una profondità di circa 2 metri, capace, dunque, di contenere tutto il materiale galleggiante». Sul caso è intervenuto anche il gruppo consiliare Salerno di Tutti con Giampaolo Lambiase che precisa: «Dall'apertura della stagione balneare abbiamo più volte raccolto le segnalazioni dei cittadini che frequentano il litorale salernitano circa gli scarichi presenti sulle spiagge libere e la condizione delle acque fortemente inquinate. L'amministrazione comunale si è preoccupata esclusivamente dei lavori di  ripascimento delle spiagge nella zona orientale ed ha trascurato la  salute  dei cittadini. Sono conosciute le cause dell'inquinamento costante del nostro litorale: la rete  fognaria e gli impianti di  depurazione non efficienti; gli scarichi abusivi nei fiumi e nei corsi d'acqua; il traffico di navi e grandi barche private, che frequentano il  porto commerciale ed i porti turistici della città. Perché non si prendono i provvedimenti nel merito?». 

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Stando all'ultimo report di Goletta Verde, ricorda Michele Buonomo, in città il punto fortemente inquinato è la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano. Ma il mare non è l'unico grattacapo per gli amanti della tintarella: anche la pulizia delle spiagge libere lascia particolarmente a desiderare. Sabato, i volontari di Voglio un mondo Pulito hanno raccolto in via Allende ben 135 chili di rifiuti: «Per lo più cicche di sigarette, bottiglie di vetro e di plastica», spiega Ciccio Ronca. Con una novità: dalla sabbia sono spuntati ventisei chili di batterie per fuochi d'artificio. Gli stessi di cui molti salernitani si lamentano ormai da giorni. Eppure, almeno sul fronte della balneazione, c'è ben poco da festeggiare.  

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