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Il cortometraggio di Natalino Zangaro racconta la storia di un giovane che vive nella piccola comunità marittima calabrese e del suo incontro con Ayana, giovane migrante. Un incontro che cambierà la vita di entrambi. «Cuban Heel Shoes» (Spagna) di Julio Mas Alcaraz ha, invece, per protagonisti Paco e Jose, due ragazzi che vivono in un quartiere periferico di Madrid, un luogo ostile pronto a distruggere tutti i loro sogni. Circondati da un ambiente ostile i due giovani sono costretti a condurre una doppia vita per nascondere l' inizio del loro rapporto e la loro passione per il flamenco. Amore, famiglia, integrazione e conflitti interiori sono alla base di numerosi dei film in gara nelle prime due fasi del GFF. «Desidero ringraziare - afferma il direttore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi - le società di produzione e distribuzione che, in un momento così complicato, hanno scelto di condividere con noi questa edizione che grida, necessariamente e con forza, al diritto alla vita del cinema e alla ripresa di questo importante settore dell'economia culturale mondiale.
Giffoni 50 sostiene il mondo della creatività del quale il cinema è pilastro fondamentale e, oggi ancor di più, sta vicino alle generazione di ogni latitudine».
Dopo le due sezioni di agosto, la terza è in programma tra settembre e novembre e sarà dedicata agli hub europei, alle nuove masterclass, al tour in Italia per il cinquantennale, alla produzione del film per i 50 anni del GFF, ai progetti di innovazione e alle Creative Weeks, a cui prenderanno parte rettori, direttori di dipartimento e docenti delle principali Università. Dicembre (dal 26 al 30), sarà infine l'occasione per riunirsi con 900 «giffoners» e le loro famiglie.