Giovi, tra dirupi e sassi
altro incidente e proteste

Giovi, tra dirupi e sassi altro incidente e proteste
di Petronilla Carillo
Sabato 23 Aprile 2022, 06:35 - Ultimo agg. 17:52
4 Minuti di Lettura

L’ultimo incidente, in ordine di tempo, giovedì sera: un uomo si è ferito mentre rincasava e la sua auto è andata distrutta. È accaduto a Giovi, in via Beata Teresa di Calcutta all’altezza del civico 16, una strada da tempo «abbandonata», dicono i residenti che ogni giorno, per andare a lavorare o soltanto per uscire di casa, sono costretti a percorrere un asse viario a ridosso di un baratro non protetto da recinzione e di circumnavigare, proprio dove è avvenuto l’incidente, una frana non ancora alzata da terra, con parte del muro di recinzione di un terreno, crollato. Proprio su questo crollo, in rappresentanza dei residenti della zona, l’avvocato Lucia Vicinanza ha chiesto ed ottenuto dal giudice un accertamento tecnico peritale, ad opera dell’ingegnere Giuseppe Belardi, che ha dato ragione ai cittadini. Presenti anche i tecnici del Comune e della Provincia i quali, al momento dei rilievi, sottolinea il perito nella sua relazione, non hanno sollevato alcuna obiezione. Secondo l’ingegnere incaricato dal tribunale, i costi sarebbero di circa 22mila euro per mettere in sicurezza la strada: a carico del proprietario del terreno, una somma minore in quanto i lavori del muro andrebbero condivisi con il Comune in quanto l’opera serve proprio a consentire una più fluida viabilità. 

«Si tratta di una delle arterie principali della zona Giovi - spiega l’avvocato Vicinanza - sabato (oggi, ndr) il sindaco verrà in questo quartiere per inaugurare il sentiero Montena Giovi passando per una strada che in via Beata Teresa di Calcutta è crollata con la presenza di un profondo baratro altezza villa Fasano.

Passiamo da tre anni a questa parte in modo alternato su una unica corsia senza segnalazioni notturne. Più avanti in via Beata Teresa di Calcutta n 16 c’è dal sedici dicembre 2021 una frana in mezzo alla strada con terreno e pezzi di muro ribaltato sulla sede stradale con gravissimo pericolo per incolumità pubblica ed il comune compulsato e denunciato è completamente inerme. Mi auguro che, in questa circostanza, il sindaco si renda conto della gravità della situazione». 

Video

Anche l’ingegnere Belardi sottolinea anche «detta strada è una delle arterie principali che collega Giovi a S. Eustacchio e alle altre arterie principali del Comune di Salerno e che, quindi, presenta con un traffico veicolare significativo durante tutta la giornata, particolarmente nelle ore mattutine e pomeridiane. La strada risulta in zona collinare, a doppio senso di marcia con pendenza tale da avere sul lato destro, proveniente da S. Eustacchio, un muro di contenimento delle proprietà sovrastanti e sul lato sinistro, invece, un muretto basso con rete sovrastante di delimitazione della strada e protezione rispetto alle proprietà a quota inferiore». Quindi sottolinea la «presenza delle macerie del muro sull’asse viario con interessamento di quasi la totalità della corsia di marcia che da sud va verso nord (in salita): sull’asse viario, procedendo sia da nord che da sud sono presenti le macerie del muro ribaltato con terreno sovrastante che occupa quasi totalmente una corsia viaria e, precisamente quella in salita provenendo da sud (da via S. Eustacchio)» ma anche «l’assenza di segnaletica idonea di avvertimento di ostacolo sulla carreggiata: le macerie sono state recintate con transenne e nastro bianco/rosso senza nessuna segnaletica specifica che avverta per tempo i conducenti della presenza di materiale sulla carreggiata e/o riduzione dell’asse viario ad unica carreggiata (è presente solo un segnale di pericolo generico prima della curva provenendo da sud) e assenza di opportuno semaforo che regoli su entrambi i lati della strada la possibilità di occupare l’unica corsia attualmente totalmente libera da macerie. Inoltre, dette recinzioni non presentano illuminazioni o altro che permetta di individuarle in maniera chiara durante le ore notturne, stante che anche l’illuminazione pubblica presente che non è tale da permettere ai conducenti di poter viaggiare in sicurezza identificando l’occupazione della carreggiata. Questa situazione può portare a potenziale rischio di collisione con il materiale sulla carreggiata o il veicolo che proviene in discesa dal senso opposto». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA