Scoppia la guerra dei pasticcieri: «Troppi abusivi ispirati dalla tv»

AGROPOLI - In città scoppia la rivolta dei pasticcieri. Uniti in una associazione dichiarano guerra agli abusivi. Sempre più spesso c’è chi prepara torte in casa e le rivende senza seguire la benché minima regola sanitaria, ma anche fiscale. Un danno per chi invece è stato costretto ad adeguarsi alle mille disposizioni di legge, a pagare tasse spesso inique rispetto al lavoro e ai guadagni, contributi ed altre spese. «Non ne possiamo più - dice un pasticciere - Molti lo fanno alla luce del sole pubblicando foto e video sui social e pubblicizzando le loro creazioni, incuranti di imbattersi in evidenti irregolarità». 

Dieci le pasticcerie cittadine che da alcune settimane si stanno riunendo per affrontare il problema e sperano di allargare la protesta ad altre attività che hanno laboratori dolciari, bar, ristoranti o panifici. Il problema è esploso o negli ultimi anni con la diffusione delle trasmissioni tv di cucina, cake design e pasticceria. In molti hanno cominciato a realizzare torte in casa. «A Natale - raccontano i pasticcieri agropolesi - c’è stato chi ha preparato panettoni fatti in casa per poi rivenderli». In vista di Pasqua il problema potrebbe ripresentarsi. Ma sono feste di compleanno e anniversari le occasioni più ghiotte che si presentano ai pasticcieri abusivi per guadagnare. «Alcuni di loro realizzano creazioni ben fatte - ammette un altro esperto del settore - noi non siamo contro, ma chiediamo che si mettano in regola evitando concorrenza sleale».