Un intervento salvavita per occlusione intestinale. Una corsa contro il tempo per evitare una tragedia e poi sempre lo stesso problema: la rianimazione non c’è e l’anziana subito dopo l’operazione è stata caricata in ambulanza e ricoverata all’ospedale di Battipaglia. I rischi del trasferimento sono stati elevatissimi, ma non c’è stata alternativa perché al Santa Maria dell’Olmo resta ancora chiusa la terapia intensiva.
Dopo l’allarme, lanciato nei giorni scorsi dal sindacalista della Cisl, Gaetano Biondino, per la chiusura della rianimazione e per i rischi per pazienti e sanitari, la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata. «Continuano ad arrivare al Santa Maria dell’Olmo, pazienti gravi che necessitano di interventi di urgenza per salvare vita.