Il caso della piccola Arianna,
nuovo appello a De Luca

Il caso della piccola Arianna, nuovo appello a De Luca
di Petronilla Carillo
Giovedì 3 Febbraio 2022, 06:20 - Ultimo agg. 18:46
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Per la piccola Arianna Manzo, la ragazzina di Cava de’ Tirreni, diventata paraplegica dopo alcune cure ritenute «non idonee» dal tribunale, sembra essere arrivato il momento di scrivere la parola fine alla lunga querelle tra la famiglia e l’azienda ospedaliera Cardarelli obbligata al risarcimento. Ieri l’ennesimo incontro tra il legale della famiglia Manzo, l’avvocato Mario Cicchetti, e la Direzione del Cardarelli: quest’ultima ha ribadito la sua volontà di addivenire al più presto alla formalizzazione della transazione nell’interesse della minore e, al contempo, ha comunicato che la Direzione generale dell’Asl salernitana dichiarerà se rinunciare, o meno, alle spese di lite (legali e di consulenti), consentendo, quindi, la transazione tra tutte le parti processuali, solo nella giornata di venerdì prossimo, 4 febbraio. Un ultimatum lanciato all’Asl Salerno, che la settimana scorsa aveva dichiarato di chiedere il rimborso delle spese sostenute, necessario per scrivere la parola fine alla storia e consentire ad Arianna di poter ricevere le cure che le consentirebbero di vivere meglio e di sperare in una vita più lunga e decorosa.

«Si tratta di una decisione particolarmente importante - ha dichiarato l’avvocato Cicchetti - che deve assumere chi ha contributo, seppur minimamente, a creare l’enorme danno alla piccola e che vorrebbe, ancora una volta, anteporre il proprio interesse a quello della minore.

Una simile scelta da parte della Direzione dell’Asl di Salerno, oltre ad essere, come già ampiamente dichiarato, irricevibile dai genitori, non potrebbe che essere duramente condannata non solo perché non consentirebbe il perfezionamento di un accordo al quale lavoriamo ormai da mesi, tanto importante a distanza di quasi diciotto anni dall’evento che causò la grave patologia di cui soffre Arianna, ma anche perché immotivatamente procrastinerebbe il momento nel quale la piccola, già in gravissime condizioni da anni, potrebbe accedere alle cure necessarie alla sua sopravvivenza». Di qui l’appello al governatore De Luca «che tanta vicinanza morale e politica ha manifestato nei confronti della piccola Arianna affinchè faccia nuovamente sentire la sua autorevole voce, imponendo di ragionare a chi fino ad ora non lo ha fatto e che rischia di rendersi unica responsabile di tutti gli ulteriori danni che potrebbero derivare alla minore e che, nella denegata ipotesi, non mancherò di far valere nelle sedi deputate».

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