Per la piccola Arianna Manzo, la ragazzina di Cava de’ Tirreni, diventata paraplegica dopo alcune cure ritenute «non idonee» dal tribunale, sembra essere arrivato il momento di scrivere la parola fine alla lunga querelle tra la famiglia e l’azienda ospedaliera Cardarelli obbligata al risarcimento. Ieri l’ennesimo incontro tra il legale della famiglia Manzo, l’avvocato Mario Cicchetti, e la Direzione del Cardarelli: quest’ultima ha ribadito la sua volontà di addivenire al più presto alla formalizzazione della transazione nell’interesse della minore e, al contempo, ha comunicato che la Direzione generale dell’Asl salernitana dichiarerà se rinunciare, o meno, alle spese di lite (legali e di consulenti), consentendo, quindi, la transazione tra tutte le parti processuali, solo nella giornata di venerdì prossimo, 4 febbraio. Un ultimatum lanciato all’Asl Salerno, che la settimana scorsa aveva dichiarato di chiedere il rimborso delle spese sostenute, necessario per scrivere la parola fine alla storia e consentire ad Arianna di poter ricevere le cure che le consentirebbero di vivere meglio e di sperare in una vita più lunga e decorosa.
«Si tratta di una decisione particolarmente importante - ha dichiarato l’avvocato Cicchetti - che deve assumere chi ha contributo, seppur minimamente, a creare l’enorme danno alla piccola e che vorrebbe, ancora una volta, anteporre il proprio interesse a quello della minore.