Il maltempo ha concesso una tregua, ieri, sul Cilento e il Vallo di Diano, ma la conta dei danni continua. Torna l'incubo isolamento sul Mingardo perché il mare in burrasca ha provocato seri danni alla strada Marina di Camerota-Palinuro, l'arteria che costeggia la cala del Cefalo e la spiaggia del Mingardo. Il Comune di Camerota ha già chiesto un intervento immediato agli enti preposti. La strada è in ogni caso, al momento, aperta. Sul posto, per fronteggiare i danni provocati dal maltempo sono intervenuti la Protezione civile e la Polizia locale. Continua la conta dei danni anche ad Agropoli e Castellabate, i comuni della costa cilentana più colpiti dall'ondata di maltempo. Ad Agropoli, nella giornata di martedì, è stata evacuata una famiglia in località Moio perché la furia dell'acqua ha messo in serio pericolo le fondazioni di un'abitazione. A rendere il quadro ancora più critico è stato anche il forte vento che, sempre ad Agropoli, ha scoperchiato completamente la tendostruttura del Pala Impastato, sito in via del Piaggese.
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile per la caduta di alberi, anche di grosse dimensioni, sulle varie arterie provinciali e comunali. A San Mauro Cilento è letteralmente sprofondata una parte della piazza principale, tra l'altro già pericolante. Anche nel Golfo di Policastro sono state le mareggiate a causare non pochi problemi. A Sapri, fango e detriti hanno invaso la strada statale 18 sul lungomare cittadino. La stessa strada, riaperta nel pomeriggio di ieri, era stata chiusa la sera prima poiché il mare aveva invaso la carreggiata. Si continua a spalare fango nel paese di Benvenuti al Sud. Ed è già partita la gara di solidarietà nel comune cilentano per aiutare le famiglie più colpite. «Il cuore di Castellabate anche stavolta è emerso - spiega il parroco don Pasquale Gargione - Sono tante le persone che si sono adoperate per aiutare le famiglie colpite a ripulire le abitazioni così come sono tanti i concittadini che hanno già palesato la loro volontà di donare un contributo economico o anche in beni a chi necessità in questa fase».