Il giallo del pescivendolo di Angri
scomparso e ritrovato a Roma

Il giallo del pescivendolo di Angri scomparso e ritrovato a Roma
di Roberta Salzano
Venerdì 28 Febbraio 2020, 06:40 - Ultimo agg. 07:00
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È stato ritrovato a Roma, Antonio Pascale, il 62enne titolare di una pescheria in piazza Don Enrico Smaldone ad Angri. 

L’uomo, che aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso 19 febbraio, è stato ospitato dalla Caritas e le sue condizioni di salute risultano buone. Mentre sono ancora poco chiare le circostanze, che lo hanno spinto ad allontanarsi dalla sua famiglia, facendole vivere giorni terribili. In una prima fase l’ipotesi circolata tra i clienti della pescheria è che sarebbero stati problemi di natura economica dell’esercente, ad esasperarlo al punto da spingerlo ad andare via. Da giorni la sua attività era stata chiusa senza nessun avviso preventivo. Ora saranno gli inquirenti a chiarire i contorni della vicenda e a capire le reali ragioni del suo gesto. La notizia del suo ritrovamento è stata accolta con grande entusiasmo in città dove Antonio gestisce da tempo una pescheria, in precedenza a conduzione familiare. 

Riservato, ma dalla battuta sempre pronta, il pescivendolo si è fatto apprezzare proprio per queste sue caratteristiche da clienti e residenti di piazza don Enrico Smaldone, dove Antonio ha trasferito l’attività, dopo la morte del papà. Tutti si dicono pronti a sostenerlo, per farlo uscire al più presto da questa fase buia. Secondo le informazioni fornite dai familiari, domenica scorsa Antonio si è recato alla stazione centrale di Napoli e ha preso il treno per Grosseto, per andare a trovare la figlia. Ma ha avvisato del suo arrivo solo lunedì pomeriggio. Poi martedì ha telefonato alla moglie, per informarla che sarebbe rientrato a casa solo il giorno seguente. Ma dopo che la figlia lo ha accompagnato in stazione, assicurandosi che il padre prendesse il treno regionale per Torre Annunziata, di lui si sono perse le tracce. A casa Antonio non ha mai fatto ritorno, facendo scattare l’allarme e la segnalazione alle forze dell’ordine che hanno avviato le ricerche. A lanciare l’appello sui social network sono stati la sorella e il figlio del pescivendolo. Della scomparsa di Antonio si è occupata anche la trasmissione televisiva «Chi l’ha visto».
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