Il ginecologo degli aborti illegali
«No ricevute, salutatemi la Finanza...»

Il ginecologo degli aborti illegali «No ricevute, salutatemi la Finanza...»
di Antonietta Nicodemo
Mercoledì 17 Agosto 2016, 06:35 - Ultimo agg. 21:01
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Duecentocinquanta donne sentite come testimoni. Sei casi focalizzati nel loro profilo di responsabilità. Molti altri gravati da indizi pesantissimi. Il dossier della Guardia di Finanza di Sapri è ponderoso. E a rafforzarlo sono state soprattutto le intercettazioni ambientali realizzate dagli uomini della Fiamme gialle che hanno impiantato cimici nei locali dell’sopedale frequentati per lavoro dal primario ginecologo.

Sono dunque risultate decisive, in una inchiesta giudiziaria che promette ulterirori e importanti sviluppi sul reparto di ginecologia dell’ospedale di Sapri, proprio le intercettazioni ambientali disposte dal capo della Procura della Repubblica di Lagonegro Vittorio Russo. 

I finanziari hanno ascoltato e riascoltato tutte le conversazioni che avvenivano all’interno dello studio di Sapri del ginecologo, selezionando le scene e i dialoghi che potessero avvalorare i reati riscontrati nel corso dell’in chiesta. 
«Già abbiamo fatto un falso – dice il primario ad una paziente - ora dite che ci siamo visti lunedì...». Parole che evidenzierebbero la preordianta azione del medicio. In questa attività, spiegano gli inquirenti, un ruolo di primo piano lo ha avuto l’assistente del professionista. In un caso intercettata istruisce una paziente alla quale sarebbe stato rilasciato un falso certificato per l’interruzione di gravidanza. «Visto che tu tieni un certificato falso se ti incontrano fuori- afferma Rosa Vomero - tu dici....». A questo punto interviene il primario e aggiunge «che era un vecchio certificato che ho portato a vedere perché se ti ferma qualcuno e trova un certificato falso è un macello, quindi, chiudi sta borsa».

La microspia ha filmato anche il momento in cui il medico riceve centocinquanta euro da un paziente e mentre l’incassa dice al cliente «Salutatemi la Finanza quando andate fuori, io tante ricevute a voi nun v’n’agg’ mai fatte … e manco stasera ve la faccio».
 

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