Il guru del macrobiotico è cittadino onorario: imbarazzo e polemiche a Sarno

sarno consiglio
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di Rossella Liguori
Martedì 20 Marzo 2018, 11:09
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Il guru della dieta macrobiotica, accusato di essere a capo di una psico setta e di aver ridotto in schiavitù gli adepti attraverso maltrattamenti e minacce, è cittadino onorario. Imbarazzo e polemiche a Sarno per l’onorificenza a Mario Pianesi, conferita lo scorso dicembre. E c’è già chi propone di revocare il riconoscimento e cancellarne il nome dal catalogo dei cittadini onorari della città dei Sarrasti. Pianesi fu ospite il 5 dicembre del consiglio comunale che conferì la cittadinanza onoraria «come riconoscimento e gratitudine per i suoi meriti scientifici ed umanitari a livello nazionale ed internazionale e per aver ideato il progetto “Un Bosco per la Città”, adottato a Sarno; per aver, più in generale, promosso e realizzato, fin dai primi anni '70, un modello di sviluppo sostenibile che tutela e recupera l’ambiente con progetti e metodi di agricoltura naturale che portano ad una migliore alimentazione donando salute a tutta la popolazione ed ottenendo, in economia, un effettivo risparmio di risorse ambientali ed umane». 

Il riconoscimento ricevuto potrebbe essere cancellato, come già accaduto pochi giorni fa a Bologna, subito dopo l’inchiesta. Pianesi, infatti, di sua spontanea volontà, ha riconsegnato al comune la Turrita D’Oro che gli era stata assegnata nel 2014. Indagato in seguito alle grave accuse di alcuni suoi ex seguaci, il papà del macrobiotico è finito al centro di un'inchiesta condotta dalla Procura di Ancona in cui si ipotizzano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù, maltrattamenti, lesioni aggravate, evasione fiscale, esercizio abusivo della professione medica. Le indagini della polizia di Ancona hanno permesso di smantellare la rete con a capo Pianesi; si tratterebbe di una vera e propria setta, attiva tra le Marche e l’Emilia Romagna, fondata sui benefici, detti miracolosi, di una dieta capace, a suo dire, di curare diverse patologie anche molto gravi. La setta, approfittando della fragile condizione psicologica delle vittime, attraverso un rigido controllo dell’alimentazione e l’allontanamento dal mondo esterno e dagli affetti familiari, le avrebbe manipolate portandole a elargire denaro. Gli adepti, da quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati ridotti in schiavitù attraverso privazioni, soprusi, minacce per prestazioni sessuali.
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