Salerno, inchiesta Luci d'Artista: il sindaco Napoli, «il nostro dirigente è persona perbene»

Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, rompe il silenzio sull'inchiesta Luci d'artista: il rup è cambiato, non è quello del 2021

L'inchiesta della Finanza su Luci d'artista
L'inchiesta della Finanza su Luci d'artista
di Giovanna Di Giorgio
Martedì 30 Maggio 2023, 06:55 - Ultimo agg. 07:18
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Difende l’ex rup di Luci d’artista definendolo «una persona perbene». E tiene separata l’edizione della manifestazione natalizia del 2021 da quella a cui il Comune di Salerno sta lavorando per il prossimo inverno. Il sindaco Enzo Napoli rompe il silenzio sull’inchiesta, partita da una segnalazione dell’Anac, che vede conivolti per turbativa d’asta, tra gli altri, Arturo Blasi, l’imprenditore avellinese titolare della ditta Artlux aggiudicataria di quella edizione della kermesse, e Gabriele Pennimpede, il funzionario del Comune che, all’epoca dei fatti, avrebbe predisposto un bando di gara «cucito» su misura per la Artlux.

Se per Blasi la Procura di Salerno ha disposto il divieto, per dodici mesi, di contrarre con la pubblica amministrazione, per Pennimpede ha disposto la sospensione, sempre per dodici mesi, dai pubblici uffici.

La questione farà capolino oggi nel consiglio comunale con al centro l’approvazione del bilancio consuntivo. 

«Non parlo delle inchieste in corso – taglia corto il sindaco di Salerno, ieri mattina, a margine della cerimonia di premiazione di Asi Salerno Awards - proprio come mia abitudine e costume personale. Posso dire – aggiunge - che il nostro funzionario è una persona assolutamente integra moralmente, una persona perbene, e credo che potrà far valere pienamente le sue prerogative. È una persona onesta che lavora». Napoli, poi, separa la gara finita sott’inchiesta da quella triennale in corso per le prossime edizioni di Luci d’artista: «Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla difficoltà eventuale per le altre gare – dice - non credo che ci sia nessuna correlazione». Di fatto, la procedura in corso è altra cosa da quella del 2021. Lo stesso rup non è più Pennipede, che lasciò il ruolo ricoperto per anni proprio un anno fa, con l’apertura dell’inchiesta che portato alle misure interdittive. 

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La vicenda di Luci d’artista, benché non all’ordine del giorno, non potrà non essere oggetto di discussione, oggi, nel corso del consiglio comunale. Di certo le minoranze, che hanno già fatto sentire la loro voce nei giorni scorsi, tireranno in ballo la questione che è da sempre motivo di scontro con la maggioranza. Così come le opposizioni di centrodestra daranno battaglia, come annunciato venerdì, sulla questione sanitaria.

Con una raccomandazione supportata da dati raccolti anche attraverso l’interlocuzione con medici e infermieri, Roberto Celano, Dante Santoro e Antonio Cammarota chiederanno al sindaco di «prendere atto della sua missione primaria, quella di tutelare la propria gente nell’alveo della sanità cittadina». Nel mirino, la «mala gestio politica» regionale che, a loro dire, avrebbe, tra le altre cose, «smantellato» l’ospedale Ruggi. Oltre alle raccomandazioni, ci sono altri dieci punti all’ordine del giorno. I più delicati sono il rendiconto di gestione (con 7 milioni 615mila euro ripianati come quota parte del 2022 di recupero del disavanzo e un utile di gestione pari a circa 67mila euro) e l’aggiornamento del piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio comunale. Piano rimodulato in base anche al valore di mercato.

Diversi i beni da alienare, molti dei quali già presenti nell’ultima asta pubblica andata deserta. In aula arriveranno provvedimenti strettamente legati all’adesione del Comune al patto Salva città. Innanzitutto, la variazione dell’aliquota Irpef che passa dall’attuale 0,8% allo 0,9% per il 2023 (arriverà a 1,1% nel 2024 e nel 2025 per poi tornare allo 0,8% nel 2026). L’aumento per l’anno in corso è di 0,1% rispetto allo 0,8% in vigore. L’altro provvedimento legato al patto è l’istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale. Il limite massimo è di 1,50 euro a passeggero. All’ordine del giorno, anche le aliquote Imu 2023, che restano immutate, e la determinazione delle tariffe Tari, con un risparmio del 4% dovuto al miglioramento della raccolta differenziata.

 

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