In carcere per tre telefonate,
Cassazione annulla ordinanza

In carcere per tre telefonate, Cassazione annulla ordinanza
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 24 Aprile 2019, 14:57
2 Minuti di Lettura
SARNO. Era finito in carcere con l'accusa di essere parte integrante di un gruppo dedito al narcotraffico di stupefacenti. Con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata, appunto, allo spaccio. Ma la Cassazione, dietro ricorso della difesa presentato dall'avvocato Giovanni Annunziata, ha annullato l'ordinanza della procura di Salerno, rimandando tutto al Riesame affinchè valuti meglio la posizione del giovane. Un 33enne di Sarno, A.G. , indagato in una maxi inchiesta per droga per via di tre telefonate intercettate tra lo stesso e chi viene ritenuto a capo dell'organizzazione. I giudici della Terza sezione penale (presidente Gastone Andreazza, relatore Antonio Corbo), nell'annullare con rinvio la decisione, spiegano che «non risultano indicati elementi dai quali desumere l'esistenza di contatti tra l'indagato ed altri componenti del sodalizio, o anche solo la coscienza e volontà, da parte del ricorrente, di cooperare all'attività di un'organizzazione criminale. In altri termini - si legge - il Tribunale è incorso in una lacuna decisiva ai fini della rilevazione dei gravi indizi a carico del ricorrente per il delitto di partecipazione ad associazione finalizzata al narcotraffico: non ha indicato elementi dai quali inferire perchè sia ravvisabile la consapevolezza e la volontà dell'indagato di partecipare, asieme ad almeno altre due persone aventi la stessa volontà, ad una società criminosa e strutturata».

Nelle tre telefonate dell'indagine condotta dal sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, al giovane vengono contestati due episodi di acquisto di droga, uno di 700 grammi di hashish, il 14 gennaio 2016, e un secondo, di 200 grammi, il 24 gennaio dello stesso mese. Nelle telefonate si parla di "pezza di fumo" da ricevere alla consegna di "tre-quattrocento euro". Ma per la Suprema Corte, il Riesame dovrà valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, accertando se fosse cosciente, l'indagato, di essere in un meccanismo criminale che gestiva un grosso traffico di droga a Sarno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA