Salerno, l' inchiesta Luci d'artista in Consiglio Comunale: l'affondo di Celano «Sacrificato il pesce piccolo»

L'inchiesta Luci d'artista arriva in consiglio comunale; oggi l'interrogatorio dell'ex rup

Luci d'artista, la discussione dopo l'inchiesta
Luci d'artista, la discussione dopo l'inchiesta
di Giovanna Di Giorgio
Mercoledì 31 Maggio 2023, 06:30 - Ultimo agg. 07:16
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È un altro consiglio comunale quello che va in scena nel Salone dei Marmi nel punto indicato come «raccomandazioni». Un tempo lunghissimo, fatto di interventi che, oltre a ripetersi e sovrapporsi, spesso sforano il tempo consentito dal regolamento consiliare. Luci d’artista, verde pubblico, sanità: questi gli argomenti, ieri, a farla da padrone.

A iniziare dall’affondo del forzista Roberto Celano sull’inchiesta con al centro l’edizione 2021-2022 di Luci d’artista. Il giorno prima dell’interrogatorio del funzionario comunale Gabriele Pennimpede (interrogatorio previsto per oggi), coinvolto nell’inchiesta per turbativa d’asta e destinatario della misura di dodici mesi di sospensione dai pubblici uffici, Celano difende l’ex rup di Luci d’artista ma attacca l’amministrazione Napoli e quelle precedenti.

«Sono garantista – esordisce il consigliere di Fi - Credo che Pennimpede sia il pesce piccolo che viene sacrificato.

Chi conosce il sistema non può credere che Pennimpede possa aver tramato alle spalle di chi gestisce per far vincere una ditta al posto di un’altra. Del resto – continua - questi sono i motivi per cui ci troviamo in una condizione di disavanzo così forte».

L’attacco di Celano contro luminarie «prese dal catalogo e presentate come i quadri di Picasso» non si ferma alla gestione politica: «La responsabilità non è solo dell’amministrazione, ma che di chi avrebbe dovuto controllare e si è girato dall’altra parte. Per dieci anni avete comprato le Luci d’artista, senza fare una gara, dalla società di Pomigliano d’Arco e le istituzioni che avrebbero dovuto controllare si sono girate dall’altra parte».

Quindi, la raccomandazione «è di fare chiarezza: al più – attacca - Pennimpede è il braccio di un sistema di cui la città ha necessità di liberarsi al più presto». Al centro del dibattito anche le annunciate raccomandazioni di Antonio Cammarota oltre che di Celano sulla questione sanità, con la richiesta al sindaco Enzo Napoli di agire in quanto responsabile della salute pubblica.

Sulla questione non manca neppure l’intervento di Catello Lambiase del M5S: «A Salerno e provincia vi è una emergenza medici di base: entro la fine del 2023 ne andranno in pensione circa 100. In qualità di massima autorità sanitaria cittadina esorto il sindaco Napoli a chiedere a chi di dovere di attenzionare questa problematica». Altro tema è la questione del verde pubblico, con la polemica innescata da Aniello Salzano e ripresa in consiglio da più parti. È Barbara Figliolia a chiarire: «L’azione di Popolari e moderati è diretta a sostenere lealmente il sindaco Napoli, con il solo ed esclusivo fine di tutelare sempre e solo i cittadini. Non è corretto né giova che l’azione di proposta, di stimolo, di pungolo del nostro movimento venga strumentalizzata per alimentare una sterile polemica politica».

Puntuale arriva la difesa dell’assessore all’ambiente, Massimiliano Natella, che ripercorre le azioni messe in campo sin dall’insediamento. E chiosa: «Il tutto nero che vedete oggi, perché è la stagione dell’erba, non sarà tutto nero». Il sindaco Napoli, dal canto suo, respinge gli attacchi di «classe dirigente eterodiretta». E contrattacca: «Abbiamo una dignità proclamate e stentorea, e ne abbiamo talmente tanta che la possiamo prestare ai nostri detrattori». Così sulla sanità: «Il presidente De Luca ha tolto la sanità campana dal commissariamento. Chiedo agli amici dell’opposizione di centrodestra quanto l’autonomia differenziata potrà influire anche sulla sanità nella nostra regione. Intanto, la sanità campana sta per realizzare il nuovo ospedale di Salerno».

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