«Travolto da un pirata della strada
in Costiera, salvato da quattro liceali»

«Travolto da un pirata della strada in Costiera, salvato da quattro liceali»
di Antonio De Pascale
Sabato 31 Luglio 2021, 08:57 - Ultimo agg. 2 Agosto, 21:20
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Vivo per miracolo: investito da un'auto in Costiera Amalfitana, viene salvato da quattro studenti liceali di Salerno, mentre l'auto pirata scappa via. Disavventura a lieto fine, pochi giorni fa, per il sanseverinese Lucio Sessa, 61 anni, docente di storia e filosofia presso il prestigioso liceo Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino, nonché giornalista.

Lunedì scorso, visto il caldo torrido di questo periodo, il professore decide di trascorrere una giornata al mare, nel tentativo di trovare refrigerio nel mare della Divina Costiera. Come sua meta, sceglie Vietri sul Mare e, precisamente, Marina d'Albori.

Giunge di mattina nella nota località balneare. Verso le ore 18, lascia la spiaggia con l'intenzione di andare a riprendere l'auto, parcheggiata poco distante, per tornare a casa. Di lì a poco, si verifica l'incidente. «In quel tratto di strada - spiega il professore Sessa -, come molti sapranno, la carreggiata ha una sola corsia per i lavori in corso nella zona. Ricordo che il semaforo era rosso e che diverse auto erano ferme e incolonnate. A un certo punto, ho visto una vettura superare a velocità sostenuta le auto ferme in fila al semaforo. Me la sono vista addosso e, d'istinto, ho provato a ripararmi. Sono riuscito a mettere la gamba destra su un muretto sovrastato da una ringhiera in ferro, ma non sono riuscito a portare su anche la gamba sinistra. L'auto ha preso in pieno l'arto sinistro, provocando la rottura del tendine rotuleo, mentre nella parte destra del corpo, ho riportato solo delle escoriazioni». Sono stati attimi di panico e dolore per il professore, che ha iniziato anche a perdere sangue dalla ferita.

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A prestargli i primi soccorsi, sono stati quattro ragazzi, che sopraggiungevano a bordo di due scooter. «Quei quattro ragazzi - prosegue Lucio Sessa -, vedendomi ferito, si sono subito fermati, prestandomi il primo soccorso. Hanno avuto il sangue freddo, tanto che hanno ricomposto un po' la ferita, accostando i lembi di carne. Mi hanno rincuorato, fatto bere e sono stati al mio fianco fino all'arrivo di un'ambulanza del 118, che, intanto, qualche automobilista aveva allertato. Voglio ringraziare di cuore quei quattro ragazzi, che sono, probabilmente, liceali del De Santis di Salerno: così almeno mi è parso di capire in quei momenti di dolore e concitazione. Al momento dell'impatto, non sono riuscito a vedere la targa dell'auto che mi ha investito, né il modello e né il colore». Trasportato in un primo momento al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo di Cava de' Tirreni, dove ha ricevuto la prima assistenza sanitaria, il docente è stato poi trasferito al nosocomio San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Al suo arrivo al pronto soccorso, è stato sottoposto anche al tampone, che ha dato negatività al Coronavirus. Quindi, è stato trasferito in reparto. Dopo altri controlli medici, Sessa è stato operato, l'altro ieri, dal professore Nicola Maffulli e dalla sua equipe.

«Voglio ringraziare - aggiunge Sessa - il prof Maffulli, tutti i suoi collaboratori e tutto il personale del reparto, che dimostrano altissima professionalità e profonda umanità verso i pazienti». Dopo l'intervento chirurgico, la gamba sinistra è stata ingessata. Fra tre settimane circa, verrà asportato il gesso, che verrà sostituito da un tutore. Quindi, seguirà una lunga fase di riabilitazione. Per la completa guarigione e la normale ripresa delle funzioni della gamba sinistra, serviranno alcuni mesi. Ieri mattina, il professore Sessa è stato dimesso dal Ruggi ed è tornato a casa, dove è assistito, amorevolmente, dai suoi familiari. E del pirata scappato via? «A lui - conclude il professore Sessa - non voglio dire nulla. Se la sua fuga non è stata ripresa da una telecamera di un sistema di videosorveglianza della zona, potrà farla franca». Intanto, Sessa ha incaricato un suo avvocato di fiducia per seguire l'intera vicenda.

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