Precari a vita. E l'assunzione resta un miraggio. Dopo averla inseguita una vita si sono rassegnate anche quest'anno alla condizione del precariato. Per 87 maestre di 66 anni il tempo è scaduto: dopo aver visto sfumare l'assunzione nell'estate scorsa vanno in pensione senza aver potuto firmare l'atto di immissione in ruolo dopo decenni di supplenze. Ad oggi sono 187 le maestre ultra sessantenni che restano intrappolate da anni nelle interminabili Graduatorie ad esaurimento del salernitano. E per 87 insegnanti che hanno 66 dal primo di gennaio c'è anche il sapore della beffa: andranno in pensione senza essere entrate in una classe da insegnanti di ruolo. Tutto questo mentre si chiudono le domande per chiedere il pensionamento.
C'è una generazione che chiude dopo anni di carriera il servizio nella scuola.
Nell'estate 2021 l'Ufficio scolastico provinciale ha assunto una maestra di 62 anni, una di 59 anni, una di 58 anni, due di 57 anni e due di 56 anni. Ma lo stesso destino non è toccato alle 87 insegnanti che hanno raggiunto il 66esimo anno di età. Ad oggi il 4,7% delle maestre precarie ha tra i 60 e i 65 anni, sono complessivamente 55. Mentre alla scuola elementare il 3,5% delle precarie ha tra i 60 e i 65 anni, sono 32. Nelle liste dei precari dell'infanzia sono 12 le maestre di 60 anni, 14 quelle di 61 anni, 12 di 62 anni, 6 di 63 anni, 17 di 65 anni; alla scuola elementare sono 6 le 60enni, 9 le 61enni, 10 le 62enni, 7 le 65enni. Dai precari ai docenti di ruolo. Si apre il 28 febbraio la mobilità nazionale per i prof di ruolo che intendono cambiare regione, provincia o scuola. Le domande per la mobilità potranno essere inoltrate fino al 15 marzo. La mobilità post pandemia è molto attesa. Sperano circa 4mila docenti, dei quali 2.500 fuori regione. Le possibilità di ritornare a casa dalle province del nord per i prof con la valigia sono ridotte al lumicino. Mentre più possibilità ci sono per gli spostamenti solo all'interno della provincia.