Il killer delle prostitute di Salerno e Pagani a giudizio per la tentata evasione dal carcere in Irpinia

Il processo per il vietrese Carmine Ferrante è in corso a Benevento, insieme a lui sono imputati due stranieri. Sconta una pena di trent'anni dopo i brutali omicidi di due lucciole

La casa circondariale di Ariano Irpino
La casa circondariale di Ariano Irpino
di Nicola Sorrentino
Domenica 12 Marzo 2023, 07:00
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Era pronto ad evadere dal carcere di Ariano Irpino, insieme a due complici, l’11 settembre del 2019. Ora Carmine Ferrante, il 42enne di Vietri sul Mare, che deve scontare oltre 30 anni di carcere per gli omicidi di Mariana Szekeres e Nikolova Temenuzhka, due ragazze che si prostituivano, rispettivamente, a Salerno e Pagani, ne risponderà in un processo. La scoperta fu fatta dalla penitenziaria della casa circondariale, durante una perquisizione straordinaria effettuata nella cella dell’imputato. 



Al suo interno, sotto il tavolo del bagno, furono scoperti diversi oggetti sospetti. Gli agenti scoprirono che, ad esempio, era stata tagliata l’estremità di una sbarra dell’inferriata del bagno. Stando alle verifiche, questo fu possibile grazie ad un disco abrasivo montato su di un rasoio elettrico modificato, in modo da renderlo idoneo per il taglio del ferro rinvenuto. Gli agenti trovarono, poi, due dischetti abrasivi consumati, un martellino, un tagliaunghie spezzato, un seghetto artigianale tagliente, un coltello rudimentale e delle forbicine modificate. Il taglio e le abrasioni alle estremità della sbarra furono coperti con dei nastrini. Ancora, nella cella c’erano lenzuola e coperte legate tra loro, poi bagnate, in modo da renderle maggiormente resistenti. In questo modo, i tre avevano realizzato una corda artigianale della lunghezza di 19 metri, da utilizzare per calarsi all’esterno e uscire dal carcere, quella stessa notte.

Il piano non riuscì, in ragione della perquisizione straordinaria effettuata all’interno della cella della polizia penitenziaria. 


Il processo per i tre è in corso al tribunale di Benevento, con l’accusa di evasione. Il 42enne è difeso dai legali Agostino De Caro e Bernardina Russo. Con lui sono imputati un 44enne algerino, B.R. ed un 26enne romeno, M.Z. La cella si trovava nel padiglione vecchio al primo piano della casa circondariale. Carmine Ferrante, originario di Vietri sul Mare, deve scontare oltre 30 anni di carcere per l’omicidio delle due prostitute, commessi a maggio e ad agosto del 2016, a Salerno e Pagani. Le due sarebbero state entrambe strangolate. Di recente, la Cassazione aveva respinto istanza per la continuazione dei due reati, i cui moventi non furono mai chiariti. Per il delitto di Salerno, la presenza di Ferrante sul luogo dei fatti, nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, fu accertata dall’analisi dei tabulati telefonici. L’uomo avrebbe effettuato un sopralluogo perlustrativo della zona. Il corpo della giovane fu trovato 16 giorni dopo la scomparsa, in via dei Carrari. Del liquido seminale fu prelevato dalle parti intime. L’uomo rifiutò di fornire un campione biologico. Per il delitto di Pagani, invece, l’auto di Ferrante fu localizzata nel luogo dove era scomparsa la vittima. Le tracce su alcuni oggetti della donna e la testimonianza di due sue amiche, spinsero il tribunale, poi, a ritenerlo colpevole anche di quel delitto.

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