Appalti della Provincia di Salerno,
l'Anac: «Ecco tutte le irregolarità»

Appalti della Provincia di Salerno, l'Anac: «Ecco tutte le irregolarità»
di Petronilla Carillo
Giovedì 28 Luglio 2022, 06:40 - Ultimo agg. 11:35
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Duro richiamo dell’Anticorruzione all’Ente di palazzo Sant’Agostino: approssimazioni ed irregolarità nella gestione degli appalti nel triennio 2019-2021. Il richiamo, firmato ieri dal presidente dell’Anac Giuseppe Busia riguarda anche le procedure adottate durante il periodo del Covid. Secondo gli accertamenti dell’Anticorruzione, infatti, sarebbero state più volte violate le procedure previste dal Codice degli appalti. Le violazioni riguardano, in particolare, il calcolo non corretto dell’importo a base d’asta, l’«artificioso» frazionamento degli affidamenti; il ricorso «significativo» degli affidi di somma urgenza senza una preventiva stima dei lavori complessivi di manutenzione e il ricorso (anche questo «significativo»)di affidi diretti per lavori di importo inferiore ai 40mila euro. Contestati anche la mancata programmazione dell’attività di manutenzione e la parcellizzazione degli appalti, quindi il mancato rispetto delle procedure di rotazione che prevedono il divieto dei reinvito degli operatori, anche se non aggiudicatario. Il richiamo arriva al termine di una lunga attività di vigilanza sulle gare pubbliche. 

Sotto le luci dei riflettori, la mancata programmazione delle attività di manutenzione.

Secondo l’Anac sarebbero stati parcellizzati gli appalti tramite affidamenti diretti a singoli soggetti, per somma urgenza o tramite procedure negoziate, anche per importi inferiori a 40mila euro. La percentuale di affidamenti diretti è assai significativa sia in termini numerici che in termini di spesa complessiva: ammontano a 4.723.694 euro mentre le somme urgenze sono di 1.469.837 euro, le procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando di 6.209.418 euro, le procedure aperte 43.980.123 euro. Nello specifico, in tre anni, sono state 57 le somme urgenze (per un totale di 1.469.836 euro); 154 gli affidamenti diretti (4.314.240 euro); 61 procedure negoziate (6.209.418,37 euro); 44 procedure aperte (43.980.122 euro). Secondo l’Anac, dunque, la mancata costante attività di manutenzione da parte della Provincia ha comportato, anche in assenza di eventi imprevisti, cedimenti della pavimentazione stradale, dissesti, infiltrazioni, rottura di tombini e di impianti di climatizzazione, con evidenti disagi per la popolazione, cui si è posto rimedio con affidamenti diretti urgenti. Con conseguenti interventi tampone straordinari. La Provincia di Salerno ha soddisfatto le esigenze di manutenzione stradali e degli edifici parcellizzando le attività negoziali, suddividendole in numerosi microaffidamenti di modesto importo. Avrebbe potuto invece, secondo Anac, «riunire più interventi per tipologia di opere ed effettuare procedure ad evidenza pubblica. Il ricorso a microaffidamenti diretti di breve durata ha comportato il mancato beneficio dei risparmi di spesa derivanti dai ribassi di gara». L’affidamento durante l’emergenza sanitaria da Covid dei lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento degli spazi e delle aule didattiche degli istituti di istruzione superiore, invece, sono stati suddivisi - rileva l’Anac - in otto aree (valore complessivo di 1.372.131 euro). La Provincia non ha stimato l’importo totale dei lavori e ha operato un frazionamento ingiustificato con procedure distinte per ciascuna area territoriale, calcolando separatamente il valore dei lavori. «La stazione appaltante invece - sottolinea l’Anac - avrebbe dovuto bandire un’unica procedura negoziata suddivisa in otto lotti e che avrebbe portato alla scelta di una procedura più competitiva di quella prevista per i singoli affidamenti (quindici operatori economici invitati e non cinque o dieci)». In questo modo la Provincia avrebbe eluso la disciplina del decreto semplificazioni che prevede sopra 1.000.000 di euro la procedura negoziata senza bando con invito ad almeno 15 operatori». 

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Sarebbero state infine violate le procedure di rotazione degli inviti e degli affidamenti. Tale principio comporta il divieto del reinvito dell’operatore economico invitato ma non aggiudicatario, oltre che di quello aggiudicatario negli appalti della stessa omogenea categoria di opere. L’anac ha anche stilato l’elenco delle ditte che ricorrono più frequentemente nell’attribuzione di affidamenti diretti, somme urgenze, inviti/aggiudicazioni a procedure negoziate: Co.GE.G. srl, Edilroad s.r.l., Eli Costruzioni srl, Omnia Strade Sas, Grimaldi Angelo, Cardine srl, Fimiani Gianni s.r.l., Viscido Graziano. E non solo, non si fa cenno ai motivi per i quali è necessario procedere al riaffidamento nei confronti di quel determinato operatore.  

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