Incidente a Salerno, l'omelia del parroco:
«Dio era sulla strada ai piedi della croce»

Incidente a Salerno, l'omelia del parroco: «Dio era sulla strada ai piedi della croce»
di tragediPaola Florio
Giovedì 6 Gennaio 2022, 06:15 - Ultimo agg. 11:00
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Sono entrati uno accanto all’altro i feretri dei due fidanzatini, Nicholas Galluzzi e Ilaria Bove, il diciottenne di Coperchia e la quindicenne di Salerno deceduti il primo giorno dell’anno a seguito di un incidente in scooter a Pellezzano. Le bare bianche, seguite dai familiari ancora attoniti, hanno raggiunto, ieri pomeriggio, il centro del Palasport di Capriglia per ricevere l’ultimo saluto. All’interno del centro sportivo oltre un migliaio di persone, tutte distanziate e con mascherine ffp2 (chi indossava quella chirurgica riceveva il dispositivo ffp2 all’ingresso della struttura dai volontari della protezione civile). Seguito, dunque, alla lettera il protocollo per evitare assembramenti. Un silenzio dirompente ha accolto i due giovani. Un silenzio quasi innaturale rotto solo dal pianto sommesso della mamma di Ilaria che non riusciva a contenere tanto dolore. 

Un minuto di raccoglimento in concomitanza con l’inizio della celebrazione religiosa è stato osservato dalla cittadinanza per espresso provvedimento del sindaco di Pellezzano Francesco Morra che ha proclamato per la giornata di ieri il lutto cittadino, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici. Lo spegnimento delle luminarie natalizie e la chiusura simbolica delle serrande degli esercizi commerciali all’inizio della cerimonia funebre. Oltre a Morra erano presenti autorità militari e civili, tra cui i vice sindaco di Baronissi, Anna Petta; il vice sindaco di Fisciano, Maria Grazia Farina; e il dirigente del dipartimento volontari della regione Campania Berardino Iuorio

Don Biagio Napoletano, che ha officiato il rito insieme a don Luigi Pierri e don Giuseppe Giordano, ha sottolineato lo «sconcerto di fronte a questa tragedia inaccettabile che lascerà ferite profonde». Ilaria e Nicholas «erano due fiori che stavano sbocciando con grandi progetti davanti a loro, dall’arte allo studio. Celebriamo la vita - dice don Biagio nell’omelia - anche quando restituiamo a Dio due tesori come loro. Ci si chiede dov’era dio quel pomeriggio? Era lì ad accogliere chi moriva su quel fondo stradale diventato la loro croce». Un messaggio è giunto anche dal vescovo dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi.

La vita – scrive - è un grande, inconoscibile e straordinario mistero. Pensiamo di avere tutto sotto controllo, ma un evento come questo è un drammatico risveglio. Non è il momento di giustificare l’accaduto o trovare risposte. Vi abbraccio piangendo e pregando per voi». Toccante la preghiera letta a nome delle mamme di Nicholas e Ilaria: «Gesù, non ti chiedo di alleviare il mio dolore ma di trasformarlo in pace da donare a mio figlio. Tu comprendi lo sgomento di una madre, non ti chiedo di placarlo, ma te lo offro in dono per trasformarlo in speranza. Rendi queste lacrime un sorriso da regalare a chi mi sta vicino».

A concludere il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, che, visibilmente commosso e con voce spezzata, ammette quanto sia «difficile rappresentare le istituzioni in questi giorni tremendi». «Dobbiamo pensare – dice - che loro dal primo istante sono insieme e ringraziamo le famiglie, gli amici e quanti li hanno conosciuti. A Francesco, fratello di Ilaria, i complimenti per quello che ha fatto in un momento difficile. Grazie a forze dell’ordine e volontari. Mi impegno a mantenere la memoria di questi ragazzi. Guidiamo con prudenza, facciamo attenzione, non siamo nessuno per giudicare, ma teniamo da monito questa cerimonia. Grazie ai papà, alle mamme» e chiude raccomandando a Francesco, fratello di Ilaria, e a Carmen, sorella di Nicholas, di star vicino ai loro genitori. 

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