Da Napoli alla foce del Sele:
il viaggio di cinque tartarughe

Da Napoli alla foce del Sele: il viaggio di cinque tartarughe
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 23 Maggio 2018, 17:45
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L'eterno moto della vita a caccia della libertà. Oggi in occasione del World Turtle Day sono state liberate 5 tartarughe Caretta Caretta nella Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro. Le testuggini, ritrovate in diverse località marine del sud Italia, avevano ingerito a lungo plastica e ami, corde ed altri materiali utilizzati per la pesca.

Dopo essere state curate e riabilitate dal Centro Ricerche della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ora hanno riconquistato il mare. Commossi i ricercatori che avevano dato anche un nome ai rettili che nella mitologia dialogano con Zeus: si tratta di Capitan Peter, ritrovato a Pontecagnano il 7 maggio dell’anno scorso, con una  ferita penetrante nella regione ascellare; Ettore, trovato a Lecce il 30 giugno 2016 con lesioni agli occhi; Melibea, rinvenuta a Marina di Camerota il 26 agosto dello scorso anno, con danni procurati da lenze; Marianna, trovata a Castel Volturno il 31 ottobre 2017, catturata da una rete di un pescatore: aveva avuto un principio di annegamento; Valentina, trovata il 15 dicembre scorso con gravi danni procurati da ami.
 

A liberarle presso il Lido Paestum di Eboli, i veterinari del centro studi alla presenza di Maria Gabriella Alfano, commissaria dell’Ente Riserve Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano; Massimo Cariello, sindaco di Eboli;  Sandra Hochscheid, responsabile Centro Ricerche Tartarughe Marine SZN;  Alberto Remolino, Presidente Rotary Club Campagna-Valle del Sele.

Solo l'estate scorsa nel territorio della Riserva sono nate 71 tartarughe Caretta caretta. L’evento rappresentò un importante momento di sensibilizzazione su questa specie e sulle minacce che subisce a causa dell’inquinamento dell’ambiente marino e costiero. Da qui l'iniziativa “Di nuovo in onda” di questa mattina cui hanno preso parte anche gli alunni degli Istituti comprensivi Virgilio e Gonzaga di Eboli, impegnati in varie attività per conoscere gli esemplari marini.
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