Sistema Salerno, la denuncia della Barone:
«Dicevano: ti voteremmo ma ci controllano»

Sistema Salerno, la denuncia della Barone: «Dicevano: ti voteremmo ma ci controllano»
di Nico Casale
Lunedì 8 Novembre 2021, 06:15 - Ultimo agg. 19:03
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«Più volte abbiamo denunciato, in campagna elettorale, la mancanza di un voto libero. Personalmente, ho incontrato tante persone che mi hanno detto “vorremmo votarti, ma non possiamo perché il nostro voto è controllato”». A dirlo è Elisabetta Barone che, alle ultime elezioni comunali, era candidata a sindaco di Salerno e, ora, attende di fare l’ingresso in Consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione. 

Che idea si è fatta di quanto sta accadendo a Salerno? 
«L’inchiesta proseguirà con l’azione della magistratura che va avanti per proprio conto. Il dato che emerge, però, non era sconosciuto. Più volte abbiamo denunciato, in campagna elettorale, la mancanza di un voto libero. Personalmente, ho incontrato tante persone che mi hanno detto “vorremmo votarti, ma non possiamo perché il nostro voto è controllato”. Ed è contro questo dato, contro quello che viene definito un sistema di controllo non solo del voto ma del potere in questa città, che la coalizione ha presentato un’alternativa. Il fatto che a questa alternativa sia stato dato il ruolo dell’opposizione dice che c’è una città che, probabilmente, vive nel quotidiano, non si interessa della politica, quindi senza avere la percezione di ciò che accade in città. E si lascia andare al consueto, al già noto perché, magari, il nuovo rappresenta un’incognita e si preferisce seguire strade già battute. Dunque, posso pensare che vi sia una parte di città che sia semplicemente indifferente. I dati che emergono ci dicono di una città in sofferenza, anche perché ci sono persone che hanno perso il lavoro e che sono doppiamente vittime di questo sistema. Hanno dovuto elemosinare il lavoro, sono state vincolate a questo sistema per aver ottenuto quel lavoro e adesso vengono espulse dal sistema perché è venuta fuori una gestione che non sarebbe corretta delle procedure di affidamento alle cooperative». 

 

Lei ha partecipato all’incontro a Ogliara dal titolo “Voto libero e libertà di voto” con diversi candidati ed eletti alle ultime elezioni. Cosa viene fuori? 
«Una coalizione molto coesa nel giudicare come una situazione di stallo quella che vive la politica cittadina perché ancora non si è insediato il nuovo Consiglio comunale e questo implica una mancata pienezza degli organi comunali. Intanto, siamo tutti attoniti rispetto a un’amministrazione che ha reagito al disorientamento chiudendosi a riccio ed impedendo l’accesso ai giornalisti, impedendo, di fatto, la possibilità di cronaca, ma non dell’inchiesta, bensì nella normalità di confronto con i giornalisti sull’insediamento della nuova giunta. I cittadini non hanno potuto essere informati degli obiettivi, delle modalità, delle strategie. I nuovi assessori, in un primo momento, sono stati muti, tranne l’assessore Tringali che, dopo un po’ di silenzio, si è palesato come il paladino della trasparenza. Però, l’unico atto prodotto è stato quello di dire ai giornalisti “vi diamo un accredito e vi diremo quando potrete entrare nel palazzo”. Ma, l’accredito, i giornalisti lo hanno al teatro. Siamo, viceversa, abituati a un dialogo, anche interlocutorio e semmai provocatorio, tra giornalisti e istituzioni. E il ruolo delle istituzioni è di rispondere a chi, anche criticamente, pone domande. Questo, in un rapporto di trasparenza. A un mese dall’elezione, vedo un’amministrazione che fa finta di andare avanti. Dimostra di essere disorientata e di non rispondere a quanto chiedono i cittadini». 

 

Il M5s, che ha sostenuto la sua candidatura, chiede le dimissioni del sindaco Enzo Napoli. Cosa ne pensa? 
«La situazione attuale porta l’opposizione a chiedere, quasi all’unanimità, le dimissioni di questa giunta e del sindaco. È ovvio che la nostra è una richiesta morale e non legata all’inchiesta, almeno dal mio punto di vista. Il mio è un giudizio politico. Dimostrano di essere in affanno. Ad esempio, non abbiamo ancora avuto una sola parola sul bilancio da parte del nuovo assessore al Bilancio, nonostante sappiamo che il bilancio si sia chiuso con un deficit importante, con una nota critica dei revisori dei conti». 

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