La gioia dopo la grande paura
nella notte magica di Salerno

La gioia dopo la grande paura nella notte magica di Salerno
di Enrico Vitolo
Lunedì 23 Maggio 2022, 08:09
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Una città intera in festa, un popolo intero in festa. Liberi, finalmente, di gioire. Per una serata che per quasi due ore è stata drammatica, sportivamente parlando, ma che poi proprio sul finale è diventata indimenticabile. Si è passati infatti dagli occhi lucidi delle 21:45 di chi con gli amici guardava la partita nei locali di tutta Salerno, perché ormai pronto a dover rifare i conti con la Serie B dopo i quattro gol dell'Udinese, agli occhi lucidi delle 23:00 di chi sempre con gli amici ha iniziato poi a gioire per la storica permanenza in Serie A. Perché in effetti è stata una delle più complicate ma comunque più belle serate della storia della Salernitana, anzi forse la più bella. In assoluto, nonostante la grande paura. La grandissima paura, che per l'ennesima volta sembrava volesse mettere al tappeto il club granata.

Ed invece no, questa volta no. Per fortuna. Una serata che la tifoseria granata, forse come mai accaduto in passato, ha vissuto praticamente in simbiosi con la sua amata Salernitana. Al fianco della sua amata Salernitana, dall'inizio alla fine. Prima soffrendo maledettamente per il mancato arrivo della tanto desiderata vittoria contro l'Udinese che avrebbe voluto dire salvezza, poi gioendo per l'inaspettato pareggio del Cagliari a Venezia che ha reso quindi tutto reale. Altro che sogno, altro che 7%. Non più. La salvezza proprio all'ultimo respiro è diventata una bellissima certezza.

E così al triplice fischio finale di Orsato, avvenuto attorno alle ore 23 complice l'infinito recupero, spazio alla festa. Una grande festa. Cominciata allo stadio Arechi davanti a quasi trentamila tifosi, proseguita in lungo e largo per la città di Salerno che per una notte si è tinta completamente di granata. Come se non ci fosse stato un domani. Un vero e proprio fiume di passione, che per andare in secca ha impiegato un bel po' di ore. Tante ore, com'è giusto che sia in questi casi. Del resto fino a qualche settimana fa la salvezza sembrava un miraggio, in più mai nella sua storia la Salernitana aveva conquistato la permanenza in Serie A. E pazienza, dunque, se nella mattinata di domenica i piani erano stati in parte rovinati dal no della Questura in merito all'installazione del maxischermo in Piazza della Libertà, la delusione di almeno seimila persone è diventata poco dopo la gioia di tutta la città (presenti anche tanti nuclei familiari) che ha invaso di fatto ogni angolo di Salerno.

In qualsiasi modo, con qualsiasi mezzo: chi in macchina, chi in motorino, chi a piedi. Anche perché non importava come arrivarci, ma soltanto esserci. Per poter dire, un giorno, io c'ero.

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Tra i punti maggiormente affollati, ma ancor prima del fischio d'inizio complice la diretta della partita trasmessa da diversi locali del posto, c'è stata naturalmente via Roma che per tutta la nottata ha accolto tra le sue braccia i supporters salernitani. Una folla incredibile che prima è rimasta impietrita, complice la clamorosa e inaspettata sequenza di gol dell'Udinese, e che poi al termine dei quasi dieci minuti di recupero del Penzo ha potuto festeggiare. Un'attesa praticamente infinita. In alcuni locali c'era chi continuava a guardare la partita della Salernitana con tanto di tristezza evidente sul volto, in altri invece c'era chi aveva deciso di concentrarsi esclusivamente sulla gara tra Venezia e Cagliari. Aspettando con trepidazione e ansia il triplice fischio finale, e proprio in quel preciso istante si è passati dal silenzio, che sembrava comunque assordante in quel momento, ai cori di felicità della gente salernitana.

Perché da dopo le 23 neppure per un istante ha smesso di cantare (compreso l'immancabile Vattene Amore), di urlare il nome di sua maestà. È stato, di fatto, un susseguirsi di cori, oltre che di fumogeni, come se fosse arrivato (finalmente e giustamente) il momento di scaricare tutta la tensione e liberarsi una volta e per tutte delle sofferenze provate su più fronti nei mesi scorsi. Poi alla mezzanotte spazio anche ai fuochi d'artificio, proprio per non lasciare nulla al caso quando c'è qualcosa da festeggiare.

Una gioia, quella legata alla salvezza, che ha voluto esprimere attraverso i propri canali social anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Complimenti alla Salernitana. Un grande finale di campionato, nonostante la sconfitta all'ultima giornata, vale la permanenza in serie A. Meritata sul campo, fino all'ultimo respiro. Complimenti alla squadra, all'allenatore, alla società e alla tifoseria». Messaggio di complimenti anche da parte del primo cittadino Vincenzo Napoli: «Grande Salerno. Grazie Salernitana per questa felicitA'. Macte Animo».
 

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