Salerno, ecco il labrador «assassino». Il padrone: «Il mio Barry non voleva uccidere»

Salerno, ecco il labrador «assassino». Il padrone: «Il mio Barry non voleva uccidere»
Sabato 30 Agosto 2014, 11:02 - Ultimo agg. 12:50
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«Caro Mattino, ho letto l'articolo riguardante quanto accaduto in via San Leonardo l'altro ieri sera e conclusosi, purtroppo, con la morte di un cane. Sono il proprietario del cane «assassino» (nella foto) e, nonostante il dispiacere per quanto accaduto, per amore di verità vi racconto cosa è accaduto. Innanzitutto i cani non erano condotti da due signori. Io ero con il mio al guinzaglio, mentre l'altro cane, il più piccolo, era condotto da un ragazzino di circa 12 anni. Il mio Barry (di cui vi invio la foto) non è un cane di grossa taglia, è un Labrador, considerato un cane di taglia media e di indole pacifica.



I due animali non sono venuti a contatto per caso; quando ho visto da lontano il ragazzo con il cane più piccolo, sono tornato subito indietro per evitare qualsiasi incontro. Nonostante questo mi sono trovato alle spalle, a distanza di circa 15 metri, la coppia cane- padroncino. A questo punto il cane piccolo ha cominciato a ringhiare verso di me e il mio cane, quindi è sfuggito al controllo del ragazzo e si è avventato su Barry. Ho gridato, ho cercato di allontanarlo, ma l'aggressività era molto maggiore della stazza: mi ha morso ad una mano a cui è rimasto attaccato nonostante io ritraessi il braccio (sono stato suturato con alcuni punti in Pronto Soccorso) mentre il mio cane lo ha afferrava, non alla gola, ma al treno posteriore per cui è stato sbatacchiato fino a essere moribondo. Nessuna lite sedata dagli agenti della Volante. Pensavano ad un litigio tra persone, ma invece la zuffa era tra cani. Il papà del piccolo proprietario del cane morto si è addirittura offerto di accompagnarmi in ospedale poichè la mia mano sanguinava. Purtroppo un cagnolino non c’è più, ma se il cane sfuggito al controllo fosse stato più grosso, ci avrebbe rimesso la vita l'«assassino». Siamo molto dispiaciuti, di qui l’esortazione al controllo attento dei nostri amici a 4 zampe».
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