Ai fuochi d'artificio sparati puntualmente alla mezzanotte di ogni sera, sono abituati. Agli schiamazzi, pure. Alle risse a bottigliate, alle urla, ai coretti da stadio, ai cumuli di immondizia, idem. Ma tutto si aspettavano, ieri mattina, i residenti del centro storico, fuorché di trovarsi di fronte alle sedute delle aiuole di largo Abate Conforti ridotte in frantumi. Un piano di appoggio spesso e resistente, che difficilmente poteva essere distrutto senza l'ausilio di un martello o di qualcosa di simile. Eppure ci sono riusciti. Come? Chi? Spetterà agli agenti della polizia municipale individuare gli autori dell'ennesimo episodio di vandalismo ai danni di una porzione di città che, giorno dopo giorno, sembra sempre più martoriata.
La prima a rendersi conto di quanto accaduto è stata Enza Capasso del comitato centro storico alto. Poi è stato il turno di Sabrina Prisco, che in un post sui social ha denunciato la barbarie, invitando il consigliere comunale Giampaolo Lambiase e l'assessore comunale alla Cultura Tonia Willburger a intervenire.
Largo Abate Conforti è da tempo una delle piazze più frequentate da una movida di giovanissimi. Una movida spesso troppo alcolica e comunque senza regole. Sabato sera erano, al solito, in centinaia a divertirsi e brindare, com'è normale che accada tra gli under venti e in particolare dopo un lungo periodo di restrizioni. Poi la festa si è trasformata in vandalismo, almeno per qualcuno. E tanto è bastato a devastare le sedute delle aiuole che circondano la piazza. Pochi giorni prima era toccato ai vasi fioriti di largo Barbuti e prima ancora alle decorazioni floreali di Tasteland in via Mercanti. «C'è un confine tra la libertà di divertirsi e di godersi la bella stagione e il rispetto dei beni pubblici e del prossimo - taglia corto Marcella Calabrese - Si può stare in compagnia senza demolire panchine, senza rubare piante, senza lasciare sulle gradinate del Duomo cumuli di immondizia e senza urlare a squarciagola disturbando il sonno dei residenti. Se questo accade, e qui accade periodicamente ormai da anni, significa che sono saltate tutte le regole del vivere civile e che chi commette illeciti lo fa perché sa benissimo che resterà impunito».
Oggi, mentre i vigili si metteranno sulle tracce di chi ha spaccato le sedute, l'assessore all'Urbanistica Mimmo De Maio invierà il personale dell'ufficio tecnico per provvedere alla riparazione dei danni. «Lo apprezziamo - spiega Gianluca De Divitiis - ma non è così che si risolvono i problemi. Non sono mai stato un fan dello stato di polizia, ma occorre istituire un presidio delle forze dell'ordine. Se prima dovevamo lottare solo con l'inquinamento acustico, da almeno tre anni a questa parte i problemi si sono moltiplicati a dismisura. Ci sono tracce di vomito e urina ovunque, auto e motorini parcheggiati in tripla fila, continue prove muscolari con gli abitanti e risse che finiscono, nella migliore delle ipotesi, per distruggere il nostro patrimonio urbano ed artistico. Tra poco si rischia che qualcuno commetta qualche follia». È il caso di largo Plebiscito dove sabato sera, per l'ennesima volta, la sosta selvaggia ha impedito ai residenti di accedere alle proprie vetture. La tensione è arrivata alle stelle con qualcuno che ha minacciato di organizzarsi autonomamente e di sfasciare le macchine che dal prossimo week end verranno parcheggiate abusivamente.